Per oltre un secolo si Γ¨ creduto che il cervello fosse diviso in due parti: l'emisfero destro corrispondente al cervello emotivo e l'emisfero sinistro a quello razionale. Oggi sappiamo che tale idea Γ¨ fuorviante, poichΓ© il tessuto limbico emotivo Γ¨ equamente diviso tra i due emisferi; di conseguenza, ciascun emisfero ha sia un cervello emotivo sia un cervello razionale. Γ questo il fulcro scientifico attorno al quale si struttura il modello psicologico proposto dalla neuroanatomista Jill Bolte Taylor. La sua intuizione consiste nell'aver individuato quattro moduli distinti di cellule che compongono la nostra personalitΓ e che l'autrice chiama i Quattro Caratteri: il Carattere 1, ovvero razionale sinistro; il Carattere 2, emotivo sinistro; il Carattere 3, emotivo destro; e il Carattere 4, razionale destro. PoichΓ© ciascuno di essi mostra particolari abilitΓ , prova emozioni specifiche ed elabora pensieri peculiari, osservare il modo in cui i Quattro Caratteri si manifestano e imparare a porli in relazione, tra loro e con gli altri, significa non solo comprendere chi siamo, ma anche decidere come vogliamo essere. Che si tratti di creare relazioni sane, di inserirsi nella societΓ e nel lavoro o di superare una dipendenza, l'Β«integrazione cerebraleΒ» Γ¨ lo strumento per la conquista di un nuovo equilibrio, basato sulla capacitΓ di controllare la propria reattivitΓ emotiva.In queste pagine, Jill Bolte Taylor porta a maturazione il lungo viaggio al centro del cervello iniziato anni fa e che ha conosciuto uno snodo fondamentale il giorno in cui Γ¨ stata colpita da un ictus cerebrale che ha annientato, nel giro di pochi istanti, ogni sua facoltΓ mentale. Il delicato e straordinario percorso che l'ha portata, passo dopo passo, alla ricostruzione delle sue connessioni cerebrali e, per loro tramite, al recupero delle abilitΓ perdute Γ¨ diventato il terreno di una ricerca sul campo capace di coniugare neuroanatomia e psicologia, e di giungere all'elaborazione di un modello a cui ciascuno di noi puΓ² aspirare per realizzare il proprio sΓ© migliore.