Il custode del cimitero
Giuliano Conconi
α§αααΆ 2016 Β· Giovane Holden Edizioni
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120
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α’αααΈααααα βα’αα‘α·α ααααΌαα·αααα
Sette racconti del terrore di impronta gotica accomunati dalla figura di Cornelius Stone, custode del cimitero di L., cittadina inglese di fantasia sempre cornice di eventi inspiegabili. Grazie alle sue facoltΓ paranormali svela al Lettore dimensioni ignote, narra di manufatti dai poteri spaventosi, di vampiri antichi e moderni, di medium formidabili, di enigmi, di spettri vendicativi e di demoni.
Cornelius Stone di volta in volta protagonista, voce narrante o semplice comparsa, apre il tetro cancello del suo camposanto e tra pomposi monumenti funebri, illacrimate lapidi ricoperte di licheni e cripte abbandonate, guida il Lettore attraverso i suoi incubi piΓΉ spaventosi.
βNon cβΓ¨ racconto degno di questo nome se dalla prima parola non suscita lβinteresse del lettore che deve giungere allβultima riga per comprendere la soluzione finaleβ, scriveva Baudelaire. Γ indubbio che i racconti di Giuliano Conconi possiedano una simile caratteristica. Sono un labirinto, una ragnatela che sfodera tutti i colori della notte e colui che, anche solo per caso, si lasci catturare dalla prima parola, non puΓ² piΓΉ tirarsi indietro ma Γ¨ costretto a proseguire. Lβanalisi e il ragionamento si fondono con lβimmaginazione visionaria, creando storie indimenticabili in cui lβincubo si allea con la follia, lβamore con la morte. Suggestioni gotiche ci ricordano che il confine tra il Bene e il Male non Γ¨ sempre cosΓ¬ netto come si crede.
Cornelius Stone di volta in volta protagonista, voce narrante o semplice comparsa, apre il tetro cancello del suo camposanto e tra pomposi monumenti funebri, illacrimate lapidi ricoperte di licheni e cripte abbandonate, guida il Lettore attraverso i suoi incubi piΓΉ spaventosi.
βNon cβΓ¨ racconto degno di questo nome se dalla prima parola non suscita lβinteresse del lettore che deve giungere allβultima riga per comprendere la soluzione finaleβ, scriveva Baudelaire. Γ indubbio che i racconti di Giuliano Conconi possiedano una simile caratteristica. Sono un labirinto, una ragnatela che sfodera tutti i colori della notte e colui che, anche solo per caso, si lasci catturare dalla prima parola, non puΓ² piΓΉ tirarsi indietro ma Γ¨ costretto a proseguire. Lβanalisi e il ragionamento si fondono con lβimmaginazione visionaria, creando storie indimenticabili in cui lβincubo si allea con la follia, lβamore con la morte. Suggestioni gotiche ci ricordano che il confine tra il Bene e il Male non Γ¨ sempre cosΓ¬ netto come si crede.
ααΆααααααααααα βα’αα‘α·α ααααΌαα·αααα
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