Sarebbe stato diverso l'anno 1984 immaginato da George Orwell aggiungendo la variabile "computer"? Meno di quanto si può pensare in realtà. Perché se da una parte l'informatica potrebbe garantire nuovi strumenti per garantire al Socing il ferreo controllo della società, dall'altra le sue stesse regole – per esempio, considerare reato anche solo ammettere la possibilità che il software del Computer possa contenere bug – finirebbero per diventere limiti al suo potere.
Il personaggio O'Brien immaginato da Charles Stross non lavora riscrivendo i giornali come quello di Orwell, ma sta tutto il giorno dietro una tastiera. Ma anche lui, come il suo originale, non è solo ciò che sembra essere.
Charles Stross, nato a Leeds nel 1964 ma da tempo residente in Scozia, si è laureato in farmacia, poi ha preso una specializzazione in informatica e ha lavorato come consulente e sviluppatore, per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura dal 2000. Tra le sue opere più famose Accelerando (premio Locus), una delle opere più interessanti sul tema della Singolarità tecnologica; Palinsesto, vincitore del Premio Hugo nel 2012; e la serie della «Lavanderia», un'organizzazione segreta che si occupa di occulto, alla quale ha dedicato diversi romanzi e numerose novelle, tra le quali Rapporto sulle atrocità (Urania), Giungla di cemento (Premio Hugo 2005, Delos Books) e Equinoide (Premio Hugo 2014, Delos Digital e Elara).