Il mercante di luce
αα»ααΆ 2014 Β· Giulio Einaudi Editore
4.2star
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α’αααΈααααα βα’αα‘α·α ααααΌαα·αααα
Le parole febbrili che un padre rivolge al figlio, per dirgli - prima che sia troppo tardi - quello che passa e quello che resta di un uomo. E per dirglielo nel modo che sente più suo: viaggiando con lui tra i versi dei lirici e tragici greci, che da sempre illuminano ogni cosa. Perché è lì, in Grecia, che tutto ha avuto inizio. Un romanzo impetuoso e poetico sull'amore per i libri e per la vita.
Marco Γ¨ ormai prossimo alla fine. Ha diciassette anni e soffre di progeria, una malattia che accelera vertiginosamente lo scorrere del tempo e condanna a una vecchiaia precoce. Suo padre, Stefano Quondam, fuori dal tempo e dal mondo ci si Γ¨ sempre trovato, anche se in maniera diversa. Γ un professore di letteratura greca, grandissimo e misconosciuto, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di combattere una testarda battaglia contro la stupiditΓ e l'omologazione. Certo, Γ¨ al tempo stesso un uomo imperfetto, pieno di difetti, ma vuole trasmettere al figlio quanto ha di piΓΉ suo. E vuole credere con tutto se stesso che la bellezza che gli tempesta la memoria sia una luce cosΓ potente da svergognare il buio. Ma tra i due, chi Γ¨ veramente il mercante di luce? Chi salva l'altro? Questa Γ¨ la cronaca dei giorni di un ragazzo colto e curioso, emozionato di fronte a quello che sa della vita e a un padre che gliene spiega il senso, l'unico che conosce. Il filo che li unisce, che trasforma il pensiero in un racconto che non potrΓ essere dimenticato, Γ¨ la poesia greca: un excursus appassionato, un viaggio in cui si rincorrono i grandi gesti e le tenere paure di poeti e poetesse dell'unico tempo possibile, quello tra il mito e l'invenzione. E sarΓ proprio qui, tra Omero, Saffo, Anacreonte, Sofocle, Euripide, in un punto sospeso tra pagine da sfogliare, passioni e vita vissuta, che troveranno il varco per salvarsi entrambi, perchΓ© non Γ¨ possibile che Β«gli uccelli cantino quando passa la tempesta, e gli uomini non sappiano nemmeno esser felici del sole che gli restaΒ». E potranno dire - forse - di non avere piΓΉ paura, di morire e di vivere.
Marco Γ¨ ormai prossimo alla fine. Ha diciassette anni e soffre di progeria, una malattia che accelera vertiginosamente lo scorrere del tempo e condanna a una vecchiaia precoce. Suo padre, Stefano Quondam, fuori dal tempo e dal mondo ci si Γ¨ sempre trovato, anche se in maniera diversa. Γ un professore di letteratura greca, grandissimo e misconosciuto, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di combattere una testarda battaglia contro la stupiditΓ e l'omologazione. Certo, Γ¨ al tempo stesso un uomo imperfetto, pieno di difetti, ma vuole trasmettere al figlio quanto ha di piΓΉ suo. E vuole credere con tutto se stesso che la bellezza che gli tempesta la memoria sia una luce cosΓ potente da svergognare il buio. Ma tra i due, chi Γ¨ veramente il mercante di luce? Chi salva l'altro? Questa Γ¨ la cronaca dei giorni di un ragazzo colto e curioso, emozionato di fronte a quello che sa della vita e a un padre che gliene spiega il senso, l'unico che conosce. Il filo che li unisce, che trasforma il pensiero in un racconto che non potrΓ essere dimenticato, Γ¨ la poesia greca: un excursus appassionato, un viaggio in cui si rincorrono i grandi gesti e le tenere paure di poeti e poetesse dell'unico tempo possibile, quello tra il mito e l'invenzione. E sarΓ proprio qui, tra Omero, Saffo, Anacreonte, Sofocle, Euripide, in un punto sospeso tra pagine da sfogliare, passioni e vita vissuta, che troveranno il varco per salvarsi entrambi, perchΓ© non Γ¨ possibile che Β«gli uccelli cantino quando passa la tempesta, e gli uomini non sappiano nemmeno esser felici del sole che gli restaΒ». E potranno dire - forse - di non avere piΓΉ paura, di morire e di vivere.
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