Il peso del mondo
āŠ āŠ-āŠŠāŦāŠļāŦāŠĪāŠ āŠĩāŠŋāŠķāŦ
Una nuvola vista dalla finestra, una malattia, un incontro sulle scale di casa, un libro, una trasmissione televisiva, un raduno di persone illustri o ignote, una figlia: tutto ÃĻ occasione o pretesto, in Peter Handke, per trascrivere quasi medianicamente â o come in quel limite ambiguo che separa la veglia dal sonno â il proprio trasalire di fronte alle cose. Tutto ci ferisce, dice Handke, e nello stesso tempo tutto ci puÃē esaltare, convertire, redimere. Il peso del mondo ÃĻ uno dei piÃđ bei libri di uno scrittore che crede quasi fideisticamente nellâesistenza di unâÂŦora del vero sentireÂŧ. Ogni frase si tramuta in unâepifania, in un momento rivelatore. à un procedimento che registra il ÂŦbelloÂŧ e il ÂŦbuonoÂŧ, tutto ciÃē che nasce per la seconda volta; ogni ÂŦauroraÂŧ, ogni ÂŦrinascita degli deiÂŧ sono deputate a togliere al mondo il suo peso e allâaforisma il suo alone sentenzioso. Una magistrale prova dâautore di uno dei piÃđ grandi scrittori europei dâoggi.
āŠēāŦāŠāŠ āŠĩāŠŋāŠķāŦ
Peter Handke, nato a Griffen (Austria), nel 1942, ÃĻ romanziere, drammaturgo e poeta. La casa editrice Guanda ha pubblicato Storie del dormiveglia, Falso movimento, Il peso del mondo, La storia della matita, Pomeriggio di uno scrittore, Epopea del baleno, Saggio sul luogo tranquillo, Saggio sul cercatore di funghi, Prima del calcio di rigore, L'ambulante, I giorni e le opere e I calabroni. Nel 2009 gli ÃĻ stato conferito il premio Franz Kafka e nel 2014 ÂlâInternational Ibsen Award. Ha collaborato in varie occasioni con il regista Wim Wenders, fino a Il cielo sopra Berlino. Nel 2019 gli ÃĻ stato conferito il Premio Nobel per la Letteratura per "la sua opera influente che ha esplorato con ingegnosità linguistica la periferia e la specificità dellâesperienza umana".
