Dice un proverbio cinese: Se non cambiamo direzione, con tutta probabilità arriveremo dove siamo diretti. Applicato all'umanità oggi, l'esito sarebbe disastroso. Senza cambiamenti di direzione, andiamo verso un mondo dove crescono pressione demografica e povertà, conflitti sociali e politici, guerre, cambiamenti climatici, penuria di alimenti, acqua ed energia; in cui peggiorano inquinamento industriale, urbano, agricolo; accelera la riduzione della biodiversità; l'ossigeno atmosferico diminuisce e lo strato di ozono si distrugge sempre più. È solo un piccolo campionario dei problemi che stiamo ignorando o sottovalutando. Abbiamo ancora una finestra decisionale aperta, dice Ervin Laszlo, ma non può durare a lungo. Restano pochi anni, fino al 2012 secondo molti calcoli: lì sta il punto del caos, punto di svolta cruciale nella vita del sistema. Quando si arriverà a quel punto, i trend che hanno portato il sistema allo stato di rottura si spezzeranno e il sistema si troverà irreversibilmente proiettato su una nuova traiettoria che porta al collasso, oppure all’emergere di una nuova struttura e di nuove modalità di funzionamento..
Veselībai, prātam un ķermenim