Harlan è un uomo duro, fedele al suo dovere. Fa ciò che gli viene ordinato, fa poche domande e non si preoccupa di pensare. Non spetta a lui farlo.
La Federazione gli assegna una nuova missione, un compito delicato che coinvolge una ragazza innocente, una vittima del sistema ignara del suo destino. Lontano dalla civiltà , travolto dalla vastità del deserto, Harlan si troverà costretto a schivare attacchi inattesi e ad affrontare il dilemma di una scelta che non avrebbe voluto fare.
Roger Munny (Padova, 1971), vive e lavora a New York, dove si occupa di diplomazia multilaterale. La partecipazione ai processi negoziali onusiani, in cui le potenze nucleari, e non solo, perpetuano i propri interessi vitali, gli offre una conoscenza diretta dei meccanismi, a volte sottili, su cui si fonda ogni potere autoritario.
Nei suoi racconti di fantascienza, gli apparati di potere si presentano sotto false apparenze democratiche, ma continuano a sostenersi sui medesimi dispositivi di controllo pervasivo. Sono solo più spietati ed efficienti, poiché dispongono di una tecnologia superiore.
Roger ha pubblicato alcuni racconti di fantascienza su riviste italiane.