Il segreto di mio figlio
Antonia Salzano Acutis
10.2021β―Π³. Β· Edizioni Piemme
4,8star
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Β«In tanti mi chiedono quale sia il segreto nascosto dietro la figura di mio figlio Carlo, che in pochi anni ha saputo conquistare l'amicizia e l'affetto di una moltitudine di persone che nella preghiera chiedono la sua intercessione. PerchΓ© un semplice ragazzino, morto a quindici anni, Γ¨ invocato in tutto il mondo? PerchΓ© la Chiesa lo ha proclamato beato? Quale, insomma, il "mistero di luce" che lo accompagna?
Tanti hanno voluto raccontare Carlo, ma non Γ¨ semplice riuscire a cogliere l'individualitΓ di una persona se non si Γ¨ entrati in relazione diretta con lui.
Se Γ¨ vero che "l'essenziale Γ¨ invisibile agli occhi e non si vede bene che con il cuore", come madre di Carlo ho voluto provare a scrivere un libro con il cuore, per aiutare i suoi tanti devoti a conoscerlo e ad amarlo.
Un fortissimo e innato senso religioso portava mio figlio ad aprirsi agli altri, in particolare agli ultimi, ai poveri e ai deboli. Carlo ha vissuto sempre proteso verso Dio. Diceva che "la conversione Γ¨ un processo di sottrazione: meno io per lasciare spazio a Dio". Come un faro in una notte buia, ha squarciato e illuminato le tenebre che mi tenevano prigioniera e mi ha indicato un cammino in chiave di eternitΓ .
L'Infinito era la sua meta, non il finito.
GesΓΉ era il centro della sua vita.
Sono questi i tesori che provo qui a svelare, i tesori di Carlo, il suo segreto.Β»
Tanti hanno voluto raccontare Carlo, ma non Γ¨ semplice riuscire a cogliere l'individualitΓ di una persona se non si Γ¨ entrati in relazione diretta con lui.
Se Γ¨ vero che "l'essenziale Γ¨ invisibile agli occhi e non si vede bene che con il cuore", come madre di Carlo ho voluto provare a scrivere un libro con il cuore, per aiutare i suoi tanti devoti a conoscerlo e ad amarlo.
Un fortissimo e innato senso religioso portava mio figlio ad aprirsi agli altri, in particolare agli ultimi, ai poveri e ai deboli. Carlo ha vissuto sempre proteso verso Dio. Diceva che "la conversione Γ¨ un processo di sottrazione: meno io per lasciare spazio a Dio". Come un faro in una notte buia, ha squarciato e illuminato le tenebre che mi tenevano prigioniera e mi ha indicato un cammino in chiave di eternitΓ .
L'Infinito era la sua meta, non il finito.
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