Pierpaolo Tommasi
Con la seconda guerra mondiale conclusa da pochi anni, Amara, armata di un pugno di lettere e romantici propositi, va alla ricerca di Emanuele, amico ebreo della sua infanzia fiorentina vittima della furia nazista. Nel viaggio tempo e luoghi si alternano fino ad intrecciarsi tra loro: il passato, vissuto attraverso le lettere di Emanuele, viene così a confrontarsi con il presente, visto con gli occhi di Amara. Ruolo importante nel libro hanno gli avvenimenti ma, soprattutto, la loro presa di coscienza da parte delle persone: l'osservazione su più livelli temporali e da più punti di vista palesa come il giudizio sia succube della libertà d'informazione e come questa venga deformata dai regimi di potere. Questo romanzo storico si può suddividere in tre sezioni: la prima, la più romantica, vede una caparbia Amara che si avventura in questo viaggio con le lettere sue fide compagne; la seconda, forse la più noiosa, vede Amara la giornalista che non riesce ad affrontare lo pseudo-ritrovamento di Emanuele e continua imperterrita le ricerche; la terza, la più breve, è la conclusione del viaggio. Conclusione: consigliatissimo, tagliando però quel terzo di libro di viaggio a Budapest!