L'ultimo ventennio della Destra al potere si è risolto in un fallimento. Quella particolarissima forma politica che è stata il berlusconismo ha concluso il suo ciclo di governo, e nessuno sa se ci sarà un'altra Destra a prenderne il posto. A differenza di tutti gli altri Paesi europei, infatti, in Italia una Destra non è mai veramente esistita dall'Unità d'Italia fino al 1994. Ma qual è il motivo di questa anomalia? Perché siamo l'unico Paese occidentale a non avere conosciuto per più di un secolo una vera alternanza? Con una analisi nuova, documentata e non senza sorprese, Polito risponde a queste domande affondando la sua ricerca nella lunga e sofferta storia del trasformismo all'italiana, dal Connubio di Cavour al primo "ribaltone" del 1876, dal primo grande "inciucio" del 1882 alla grande ammucchiata sotto le insegne del fascismo, passando per la "maggioranza silenziosa" di un partito "che non osa dire il suo nome" fino all'inedita e sfarzosa "Destra bling bling" dell'ultimo Berlusconi. Senza pregiudizi o conformismi di comodo, ma analizzando impietosamente le ragioni del fallimento della Destra al potere, Polito dimostra che la triste parabola degli ultimi anni non è che la conclusione di una lunga serie di sconfitte. Ci sarà dunque nella Terza repubblica chi avrà il coraggio di fare appello a un elettorato che è storicamente maggioritario ma che non ha una sua storia? Oppure "Destra" resterà una parola talmente impronunciabile da spingere anche Mario Monti, esponente della migliore tradizione liberale e conservatrice europea, a scegliere la classica via italiana al Centro? Una cosa è certa: senza una Destra autorevole e una vera alternanza di governo l'Italia rimarrà relegata ancora a lungo nel limbo dell'immaturità politica.