Tra tutte le persone che finora hanno avuto il privilegio di volare oltre i vincoli terrestri, una delle più interessanti è senza dubbio l’astronauta statunitense John W. Young, entrato a far parte della NASA nel 1962.
Da quei primi anni avventurosi, in cui lanciarsi nello spazio a bordo delle capsule Gemini era un grande rischio, per quanto calcolato, Young è passato alle celebri missioni Apollo, circumnavigando la Luna e successivamente facendo escursioni sulla sua superficie, sia a piedi che con il caratteristico rover lunare.
In seguito la NASA decise di inaugurare lo Space Shuttle, la celeberrima navetta spaziale, senza compiere preventivamente lanci di prova senza equipaggio. E John W. Young era ai comandi di quel primo Shuttle.
Negli anni successivi Young ha continuato a lavorare per la NASA, occupandosi soprattutto di sicurezza degli equipaggi.
Questo libro descrive minuziosamente tutto ciò che è accaduto a terra e nello spazio durante quarant’anni di attività della NASA, narrato da uno dei protagonisti.
Un volume imperdibile per gli appassionati di astronautica, impreziosito da 220 fotografie, molte delle quali inedite e alcune fornite direttamente dalla famiglia del comandante Young, un gran numero di note esplicative (per la maggior parte scritte dall’autore), una prefazione dell’astronauta Michael Collins, una breve postfazione scritta dalla moglie di Young per l’edizione italiana e infine una verifica minuziosa dei numerosi dettagli tecnici effettuata da Paolo Attivissimo, noto giornalista ed esperto di missioni spaziali.
John W. Young ha lasciato la NASA il 31 dicembre 2004, dopo quarantadue anni di lavoro nel programma spaziale statunitense. La sua è stata la carriera più lunga di qualunque astronauta americano, nel corso della quale ha effettuato sei voli spaziali: la prima missione Gemini con equipaggio (Gemini III) e la successiva Gemini X, la seconda missione circumlunare con l’Apollo 10, il quinto allunaggio come comandante dell’Apollo 16 e il primo e nono volo dello Space Shuttle (STS-1 e STS-9). Dal 1974 al 1987 è stato capo dell’ufficio astronauti della NASA a Houston, e dal 1987 al pensionamento ha lavorato come assistente speciale del direttore del centro spaziale Johnson. Prima di unirsi alla NASA con il secondo gruppo di astronauti nel 1962, John aveva prestato servizio come ufficiale della Marina americana, come aviatore e pilota collaudatore. Si è spento a Houston il 5 gennaio 2018, a 88 anni d’età.
James R. Hansen è professore emerito di storia alla Auburn University in Alabama. Il suo First Man (2005), una premiata biografia di Neil Armstrong, è rimasto per tre settimane nella lista dei bestseller del New York Times in due diverse occasioni, di cui la più recente nel 2018. Con lo scomparso Allan J. McDonald è coautore di Truth, Lies, and O-Rings: Inside the Space Shuttle Challenger Disaster (2009, University Press of Florida), che è stato definito “lo studio definitivo” sull’incidente del Challenger. Jim è autore di altri dodici libri sulla storia del volo, tra cui un lavoro in sei volumi sulla storia dell’aerodinamica sponsorizzato dalla NASA, The Wind and Beyond, e ha curato e commentato una raccolta in due volumi della corrispondenza di Neil Armstrong, pubblicata dalla Purdue University Press nel 2019-20.