Karl Ludwig Von Reichenbach (1788-1869) è stato un genio del suo tempo: illustre chimico, geologo, metallurgista, naturalista, imprenditore industriale, filosofo, membro della prestigiosa Accademia Prussiana delle Scienze, innovò l'industria siderurgica, scoprì molti prodotti chimici (paraffina, acido fenico, creosoto, e altri), ed eseguì studi e esami innovativi sui meteoriti. Dal 1839 studiò patologie come la nevrastenia e il sonnambulismo, che lo portarono infine alla scoperta e allo studio dell'energia vitale che permea ogni cosa, e dei misteriosi ed affascinanti fenomeni ad essa collegati.
Conseguita la laurea (Philosophiae Doctor) all'Università di Tubinga, scelse di dedicarsi alla metallurgia, e visitò gran parte delle fabbriche e delle fonderie della Francia e della Germania. Dopo essersi distinto come dirigente e responsabile delle acciaierie del naturalista e industriale Conte Hugo Di Salm, nelle quali migliorò e innovò i processi produttivi, Reichenbach fondò la prima compagnia metallurgica moderna, nel sud della Germania, e successivamente a Baden, ricavandone una notevole fortuna economica. Nello stesso periodo, il Re di Württemberg gli conferì il titolo di Barone. Reichenbach acquistò il Castello di Kobenzl, sito a Reisenberg vicino Vienna, e vi si stabilì. Lo dotò di una vasta libreria scientifica, e di diverse collezioni scientifiche, inclusa una delle migliori raccolte al mondo di meteoriti, e del grande erbario di Sieber. Condusse originali indagini scientifiche in molti campi, quali la chimica, la geologia e la fisiologia. La prima monografia geologica che apparve in Austria fu la sua Geologische Mitteilungen aus Mähren (Vienna, 1834). La sua posizione di capo della grande industria chimica, del ferro, delle fornaci e delle macchine utensili gli assicurò ottime opportunità di condurre ricerche sperimentali su vasta scala. Dal 1830 al 1834 investigò i complessi prodotti della distillazione di sostanze organiche come il carbone, il legno e il catrame, scoprendo numerosi e utili idrocarburi complessi, come il creosoto (disinfettante), la paraffina, l'eupione, il fenolo (antisettico, anche detto acido fenico), il pittacal e il cidreret (coloranti), il picamar (una base per profumi), l'assamar (la sostanza gialla e amara che si sviluppa dalla cottura eccessiva delle carni), il capnomor (un olio odoroso), e altri. Sotto il nome di eupione Reichenbach incluse la mistura di idrocarburi oleosi oggi noti come paraffine cerose o olii di carbone. Descrivendo tale sostanza nei suoi quaderni, pubblicati per la prima volta nel Neues Jahrbuch der Chemie und Physik, si soffermò sull'importanza economica di questa paraffina e delle altre sostanze associate, benché non fosse ancora stato individuato un processo economicamente conveniente per separarle dai composti bituminosi. Reichenbach è stato inoltre il fondatore della moderna classificazione dei meteoriti, in base al loro contenuto e alla loro struttura. Dal 1839 studiò patologie come la nevrastenia e il sonnambulismo, rendendosi presto conto dell'esistenza di soggetti estremamente sensibili, che definì sensitivi. Da questi iniziò il suo studio dell'energia vitale e, correggendo gli insegnamenti di Mesmer, sviluppò gradualmente la sua teoria dell'OD. Nella residenza di Reisenberg condusse la maggior parte dei suoi esperimenti, . Reichenbach eseguì con rigore e metodo scientifico migliaia di esperimenti nella sua famosa "camera oscura", avvalendosi delle percezioni di moltissimi sensitivi da lui selezionati, e pubblicò la sua straordinaria opera Ricerche su Magnetismo, Elettricità, Calore, Luce, Cristallizzazione e Attrazioni Chimiche, nelle loro Relazioni con la Forza Vitale. Reichenbach si aspettava che il suo lavoro sull'energia Odica fosse accolto con grande interesse dal mondo scientifico. Ma la scienza aveva da poco confutato il mesmerismo, e il suo lavoro venne erroneamente ritenuto simile a quello. Inoltre, la ricerca di Reichenbach non si appoggiava su dati ottenuti con strumenti di rilevazione, anche se innovativi, ma unicamente sulla testimonianza dei sensitivi, per quanto molti di essi appartenessero anche a classi sociali elevate e godessero di pubblica stima. Di conseguenza, tutte le sue scoperte vennero quasi totalmente ignorate. Nello stesso periodo, per il giornale tedesco Allgemeine Zeitung Reichenbach scrisse la serie di articoli noti come Lettere sull'OD e il magnetismo (pubblicate in italiano nel libro L'Energia Odica, OmPhi Labs, 2013), nelle quali riassumeva in forma divulgativa gran parte dei risultati delle sue ricerche. Ma da allora entrò in aperto conflitto col mondo accademico, dal quale venne dapprima osteggiato, poi attaccato con ogni mezzo, anche sleale, come il rifiuto di partecipare alle sue dimostrazioni scientifiche sui fenomeni odici. Abbandonato da tutti, presto gli venero meno anche le disponibilità economiche, finché si trovò costretto a cedere anche il Castello di Reisenberg con tutte le sue preziose collezioni, un colpo per lui gravissimo: si stabilì in una stanza d'albergo a Vienna, dove morì in solitudine nel 1869.