L'ENERGIA ODICA: La più misteriosa manifestazione dell'energia eterica. Con la guida alla sperimentazione - 2a ed

· OmPhi Labs
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 L'Energia Odica è una particolare manifestazione dell'energia eterica, e ne è anche l'aspetto meno compreso. Reichenbach descrive la straordinaria scoperta dell'Od, o Forza Odica. L'energia odica può essere percepita con la vista e il tatto, ed è visibile da tutte le persone con un minimo di sensitività, a condizione di essere nella più totale oscurità e dopo almeno due ore di adattamento della vista al buio totale. A tale scopo Reichenbach aveva adattato una stanza del suo castello di Reisenberg a camera oscura, schermandola totalmente dalla luce esterna, e in essa sperimentò per anni con soggetti ritenuti sensitivi in base a determinate caratteristiche da lui notate.

La forza Odica appare ai soggetti sensibili come una tenue luminosità, un'aura che circonda gli esseri viventi, emanata soprattutto da mani, piedi e testa; ma è emessa anche dalle estremità dei cristalli e dei magneti, simile a una fiamma variamente colorata. La luce odica è bipolare, cioè si manifesta con due diverse caratteristiche: quella della estremità superiore dei cristalli e del polo nord dei magneti è detta od-negativa, e alla vista appare di colore blu, mentre quella od-positiva è emessa dalla base dei cristalli e dal polo sud dei magneti, ed è di colore rosso-giallastra.

Reichenbach ha scoperto che anche tutti gli esseri viventi sono odicamente polarizzati, maggiormente sui due lati destro e sinistro del corpo, e pure in verticale (metà superiore e inferiore), e davanti-dietro (metà anteriore e posteriore). Le metà destra-superiore-anteriore risultano essere od-negative, mentre quelle sinistra-inferiore-posteriore sono od-positive. L'energia odica può essere inoltre percepita con il senso del tatto, al quale dà due diverse sensazioni, secondo la combinazione delle polarità: l'incontro di Od opposti dà una lieve sensazione di piacevole frescura che, se mantenuta, si diffonde nel braccio e rinvigorisce; invece l'incontro di Od simili è percepito come un tepore sgradevole che, se prolungato, indebolisce e provoca nausea.

Osservando diversi materiali e sostanze chimiche i sensitivi riferirono a Reichenbach che anche questi avevano una loro luminosità caratteristica, però di un solo colore, e davano loro sensazioni del tutto peculiari e riconoscibili. Reichenbach scoprì inoltre che la forza Odica viene liberata anche dalle reazioni chimiche di ogni genere, dalla vibrazione acustica, dall'attrito e dall'elettricità, sempre con le stesse caratteristiche unipolari. Reichenbach si rese conto, attraverso i suoi sensitivi, che anche la normale luce è odicamenre carica: quella solare ha entrambe le componenti od-positive e od-negative, associate ai colori dell'iride, e come questi possono essere separate attraverso un prisma; invece la luce lunare è solo od-positiva.

Studiando le reazioni dei sensitivi, Reichenbach fece altre importanti scoperte: essi erano in grado di percepire l'Od prodotto dall'attrito dell'acqua che correva nel sottosuolo, e l'Od emanato dai metalli, e ciò spiega il fenomeno della rabdomanzia; e ancora: la terra stessa è odicamente polarizzata secondo l'orientamento magnetico; molti malati allettati, e persone anche solo leggermente sensitive soffrono di insonnia e inutili disagi (a volte anche gravi) solo a causa di un errato orientamento di letti, divani, poltrone e sedie, rispetto all'Od terrestre; e ancora tante altre affascinanti scoperte…

Nel libro L'ENERGIA ODICA sono riportate quasi tutte le straordinarie e meticolose ricerche di Reichenbach, con l'aggiunta di figure e note esplicative. Una appendice di tabelle tratte dall'opera maggiore di Reichenbach estende e completa gli elenchi delle caratteristiche odiche. Seguono appendici con una interessante biografia del barone scienziato, l'elenco delle sue opere, un'altra di libri su vari aspetti dell'energia eterica, e infine una guida con consigli e idee per sperimentare con l'Energia Odica. Seconda edizione, riveduta e ampliata.

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About the author

 Karl Ludwig Von Reichenbach (1788-1869) è stato un genio del suo tempo: illustre chimico, geologo, metallurgista, naturalista, imprenditore industriale, filosofo, membro della prestigiosa Accademia Prussiana delle Scienze, innovò l'industria siderurgica, scoprì molti prodotti chimici (paraffina, acido fenico, creosoto, e altri), ed eseguì studi e esami innovativi sui meteoriti. Dal 1839 studiò patologie come la nevrastenia e il sonnambulismo, che lo portarono infine alla scoperta e allo studio dell'energia vitale che permea ogni cosa, e dei misteriosi ed affascinanti fenomeni ad essa collegati.
Conseguita la laurea (Philosophiae Doctor) all'Università di Tubinga, scelse di dedicarsi alla metallurgia, e visitò gran parte delle fabbriche e delle fonderie della Francia e della Germania. Dopo essersi distinto come dirigente e responsabile delle acciaierie del naturalista e industriale Conte Hugo Di Salm, nelle quali migliorò e innovò i processi produttivi, Reichenbach fondò la prima compagnia metallurgica moderna, nel sud della Germania, e successivamente a Baden, ricavandone una notevole fortuna economica. Nello stesso periodo, il Re di Württemberg gli conferì il titolo di Barone. Reichenbach acquistò il Castello di Kobenzl, sito a Reisenberg vicino Vienna, e vi si stabilì. Lo dotò di una vasta libreria scientifica, e di diverse collezioni scientifiche, inclusa una delle migliori raccolte al mondo di meteoriti, e del grande erbario di Sieber. Condusse originali indagini scientifiche in molti campi, quali la chimica, la geologia e la fisiologia. La prima monografia geologica che apparve in Austria fu la sua Geologische Mitteilungen aus Mähren (Vienna, 1834). La sua posizione di capo della grande industria chimica, del ferro, delle fornaci e delle macchine utensili gli assicurò ottime opportunità di condurre ricerche sperimentali su vasta scala. Dal 1830 al 1834 investigò i complessi prodotti della distillazione di sostanze organiche come il carbone, il legno e il catrame, scoprendo numerosi e utili idrocarburi complessi, come il creosoto (disinfettante), la paraffina, l'eupione, il fenolo (antisettico, anche detto acido fenico), il pittacal e il cidreret (coloranti), il picamar (una base per profumi), l'assamar (la sostanza gialla e amara che si sviluppa dalla cottura eccessiva delle carni), il capnomor (un olio odoroso), e altri. Sotto il nome di eupione Reichenbach incluse la mistura di idrocarburi oleosi oggi noti come paraffine cerose o olii di carbone. Descrivendo tale sostanza nei suoi quaderni, pubblicati per la prima volta nel Neues Jahrbuch der Chemie und Physik, si soffermò sull'importanza economica di questa paraffina e delle altre sostanze associate, benché non fosse ancora stato individuato un processo economicamente conveniente per separarle dai composti bituminosi. Reichenbach è stato inoltre il fondatore della moderna classificazione dei meteoriti, in base al loro contenuto e alla loro struttura. Dal 1839 studiò patologie come la nevrastenia e il sonnambulismo, rendendosi presto conto dell'esistenza di soggetti estremamente sensibili, che definì sensitivi. Da questi iniziò il suo studio dell'energia vitale e, correggendo gli insegnamenti di Mesmer, sviluppò gradualmente la sua teoria dell'OD. Nella residenza di Reisenberg condusse la maggior parte dei suoi esperimenti, . Reichenbach eseguì con rigore e metodo scientifico migliaia di esperimenti nella sua famosa "camera oscura", avvalendosi delle percezioni di moltissimi sensitivi da lui selezionati, e pubblicò la sua straordinaria opera Ricerche su Magnetismo, Elettricità, Calore, Luce, Cristallizzazione e Attrazioni Chimiche, nelle loro Relazioni con la Forza Vitale. Reichenbach si aspettava che il suo lavoro sull'energia Odica fosse accolto con grande interesse dal mondo scientifico. Ma la scienza aveva da poco confutato il mesmerismo, e il suo lavoro venne erroneamente ritenuto simile a quello. Inoltre, la ricerca di Reichenbach non si appoggiava su dati ottenuti con strumenti di rilevazione, anche se innovativi, ma unicamente sulla testimonianza dei sensitivi, per quanto molti di essi appartenessero anche a classi sociali elevate e godessero di pubblica stima. Di conseguenza, tutte le sue scoperte vennero quasi totalmente ignorate. Nello stesso periodo, per il giornale tedesco Allgemeine Zeitung Reichenbach scrisse la serie di articoli noti come Lettere sull'OD e il magnetismo (pubblicate in italiano nel libro L'Energia Odica, OmPhi Labs, 2013), nelle quali riassumeva in forma divulgativa gran parte dei risultati delle sue ricerche. Ma da allora entrò in aperto conflitto col mondo accademico, dal quale venne dapprima osteggiato, poi attaccato con ogni mezzo, anche sleale, come il rifiuto di partecipare alle sue dimostrazioni scientifiche sui fenomeni odici. Abbandonato da tutti, presto gli venero meno anche le disponibilità economiche, finché si trovò costretto a cedere anche il Castello di Reisenberg con tutte le sue preziose collezioni, un colpo per lui gravissimo: si stabilì in una stanza d'albergo a Vienna, dove morì in solitudine nel 1869.

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