L’obiettivo dei miei scritti è quello di trasmettere una “cultura marziale” legata al combattimento globale, intrinseco nel karate; con le proposte e le mie riflessioni voglio suggerire una metodica di lavoro scaturita da un procedimento, da un lato tradizionale e dall’altro empirico, frutto di un’attenta ricerca personale, di una intensa pratica e di un lavoro derivante da esperienze condivise con altri maestri di karate e non solo. Introduco questo libro spiegando che, accostandosi allo studio del karate antico, è importante tenere sempre ben presente che le tecniche e i kata che oggi molti di noi praticano, hanno subito notevoli cambiamenti e, perché no, anche qualche mozzatura incomprensibile.