Mai come negli ultimi decenni il turismo รจ diventata un'attivitร che si nutre di immagini e di immaginari. Viviamo in una societร fortemente mediatizzata, che produce un'enorme quantitร di immagini finalizzate alla conoscenza e al consumo di luoghi e persone, che diventano patrimonio condiviso delle varie ยซcomunitร ยป turistiche e si trasformano via via in una sorta di icone.
Partendo da approcci disciplinari diversi ma convergenti, come quello dell'antropologia culturale e della geografia, Marco Aime e Davide Papotti, basandosi su un percorso teorico supportato dall'analisi di casi esemplari, mettono in luce alcuni dei meccanismi che portano alla costruzione degli immaginari relativi a luoghi, spazi, eventi e dimensioni di vita esotiche.
Immagini e immaginari che condizionano fin da prima della partenza ogni forma di incontro con la diversitร , sia essa di carattere naturalistico- ambientale, sia invece di tipo etnico-culturale, e che determinano il nostro rapporto con l'altro e con l'altrove, perpetuandosi e riproducendosi in una sorta di circolo autoreferenziale.