Libera rielaborazione di una leggenda medievale sulla vita di Gregorio Magno, L'eletto riecheggia grandi miti dell'umanità occidentale, primo tra tutti quello di Edipo, ma anche la vicenda di Mosè o il folle amore di Narciso. Nato da un rapporto incestuoso tra fratello e sorella, il piccolo Gregorio viene allevato da un pescatore fino al giorno in cui salva la donna che ignora essere sua madre, se ne innamora e la sposa. Quando scopre la verità, si ritira a espiare vivendo per decenni come eremita su un isolotto fino al giorno in cui, secondo le parole di una profezia, viene condotto a Roma per occupare la sede papale vacante. In questa che è una delle sue opere più mature Thomas Mann riesce a dissolvere in un'ironia dal sapore grottesco una materia estremamente tragica che affonda le proprie radici nelle profondità del mito e nel buio della storia del Novecento, consegnandoci il suo sogno di una comunità retta da una universalità spirituale e un grande progetto civile.
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