Un utente Google
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Da tempo non mi divertivo così tanto nel leggere un racconto. Per chi come me è stato bambino negli anni '80, poter rievocare quella spensieratezza della provincia, del giocare all'aperto è stato dolce. L'autrice è riuscita a descrivere in modo intenso, dolce e ironico le avventure estive di alcuni bambini in un paese di provincia in Sardegna. Il racconto l'ho trovato estremamente intenso ed emozionante nel descrivere i rapporti tra bambini e adulti, nel raccontare le abitudini del luogo, il rapporto tra tradizione popolare, religione e modernità. La parte finale, poi, con l'episodio della processione mi ha costretto ad asciugare le lacrime più volte per le risate. Per molti degli elementi che ho scritto, il racconto mi ha ricordato i libri di Guareschi su Peppone e Don Camillo, dove si descrivono con piacevole leggerezza ma senza banalità i difetti e i pregi dei piccoli paesi di campagna, con i conflitti, le competizioni ed i rapporti di amicizia.
5 persone hanno trovato utile questa recensione
Silvia Tonelli
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Premetto che sono di parte essendo un'estimatrice dell'autrice, ma questo bel racconto è scritto in maniera semplice eppure riesce a catturare l'essenza del sentire comune di una popolazione. Come sempre viene pescato a piene mani nel background sardo della scrittrice e anche il lettore ha la sensazione di venir trasportato nei luoghi descritti, si ha la sensazione di tornare bambini e rivivere i spensierati pomeriggi estivi. Un piccolo gioiello da aggiungere nell apropria libreria.
elga forti
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Libro leggero, piacevole, ironico e divertente. Nonostante che il soggetto della trama abbia un contenuto piuttosto esile, la scrittrice riesce a conferire al romanzo uno spessore ben delineato, grazie ad una scrittura mirabile, brillante e scorrevole. Anche questa volta Michela Murgia non delude : libro da consigliare !!!