La casa degli uccelli

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Parigi, 1794. In una zona centrale della città sorge un palazzo sede di un collegio militare. Un edificio come tanti, eppure le ricche sale affrescate da Pigalle e il vasto parco con le voliere, un tempo frequentati da rampolli di buona famiglia, nel giro di pochi mesi si sono trasformati in un carcere. Un carcere con una caratteristica unica: i prigionieri non hanno nessuna intenzione di fuggire. È lÃŽ, infatti, che nei mesi del Grande Terrore si nascondono una trentina di aristocratici e facoltosi borghesi, sul cui capo pende minacciosa la ghigliottina, e che devono la loro sopravvivenza unicamente alla Sezione Rivoluzionaria che li tiene in ostaggio – ma al sicuro – in cambio di denaro. Nelle stanze ormai in decadenza della Casa gli ospiti ripetono i riti di un mondo che fuori sta sanguinosamente crollando, uniti in un gioco di intrighi e ricatti: baroni, burocrati, principesse sotto mentite spoglie, generali in pensione, vescovi spretati; un ragazzo arrivato con i nonni che trova conforto in una giovane vedova; una ex dama di corte svampita e aggrappata al fantasma di un passato fastoso... A fare da tramite con il mondo esterno ÃĻ Bertier, un parrucchiere che frequenta la Casa e che si occupa anche della testa del temibile Fouquier-Tinville, l’implacabile accusatore del Tribunale Rivoluzionario, allora in feroce competizione con Robespierre. Una testa piÃđ che mai in bilico, come in bilico sono le vite di tutti, in balia della furia dei tempi, dominati, come spesso i nostri, dall’irrazionalità. Per dirla con le parole di Bertier: ÂŦLa Rivoluzione ha fatto di noi, anche noi barbieri intendo,degli uomini liberi. E sai cos’ÃĻ la libertà in questo mondo disgraziato? Prendersi tutto quello che si puÃēÂŧ.

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Laura Bosio ÃĻ nata a Vercelli e vive a Milano. Ha pubblicato: I dimenticati (Feltrinelli 1993, Premio Bagutta Opera prima), Annunciazione (Mondadori 1997, Premio Europeo Moravia; nuova edizione Longanesi 2008) Le ali ai piedi (Mondadori 2002), Teresina. Storie di un’anima (Mondadori 2004), Le stagioni dell’acqua (Longanesi 2007, finalista Premio Strega; Guanda 2021), Le notti sembravano di luna (Longanesi 2011), D’amore e di ragione. Donne e spiritualità (Laterza 2012), Erba matta (Aboca 2021). Con Bruno Nacci ha pubblicato: Quel poco di fede che mi porto dentro. Luigi Pozzoli il sacerdote e lo scrittore (Paoline 2012), Da un’altra Italia. 63 lettere, diari, testimonianze sul carattere degli italiani (Utet 2014), Per seguire la mia stella (Guanda 2017) e La casa degli uccelli (Guanda 2020). Dal 2015 ÃĻ responsabile della Scuola di italiano per migranti Penny Wirton Milano. Su questa esperienza ha scritto Una scuola senza ­muri (Enrico Damiani Editore 2019).

Bruno Nacci ha tradotto classici della letteratura francese da Chamfort a Nerval, a Pascal, di cui ha curato, tra l’altro, i Pensieri (Garzanti 1994; nuova edizione Utet 2014). Su Pascal ha scritto una biografia: La quarta vigilia. Gli ultimi anni di Blaise Pascal (La Scuola di Pitagora 2014). Presso Archinto ÃĻ uscito il racconto di un fatto di cronaca: L’assassinio della Signora di Praslin (2000). Con Laura Bosio ha raccolto un secolo di testimonianze sul carattere degli italiani in Da un’altra Italia (Utet 2014).

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