In pieno periodo post-unitario Francesco Sangiorgio, brillante politica originario della Basilicata, viene eletto deputato. Si trasferisce quindi a Roma con l'illusione di essere capace di conquistare la città eterna. Pieno di buoni propositi e di sogni Sangiorgio però s'innamora della moglie di don Silvio. Serao traccia il ritratto impietoso di un inetto che deve confrontarsi con emozioni e sentimenti più grandi di lui, dipingendo allo stesso tempo un quadro indimenticabile, feroce e attualissimo della politica romana.