Γ innegabile che tra Laura Mancinelli, il buon cibo e la perizia culinaria intercorrano ottimi rapporti. Non a caso la sua autobiografia Andante con tenerezza si apre proprio con una ricetta, quella delle βmelanzane imbottiteβ, che erano βmolto piΓΉ buoneβ quando le preparava con le sue mani: esse rappresentano per la Mancinelli il passato, prima che la malattia la colpisse.
Nelle sue opere il buon cibo Γ¨ fonte di allegria, di serenitΓ , di consolazione; puΓ² essere dono, legame, ricordo; Γ¨ arte e cultura; ha stretti rapporti con la nostra naturalitΓ biologica, con la nostra complessitΓ sociale e con la nostra apertura mentale. E intorno al cibo ruota un piccolo e variegato universo fatto di persone, ambienti, oggetti, ingredienti, ricette, utensili: dal cuoco (o cuoca) ai paioli e alle padelle, dall'orto al forno, dalla dispensa allo spiedo, dai ceppi accesi nel camino alle stoviglie scintillanti sulla tavola imbandita.
Il cibo Γ¨ per la scrittrice uno dei piaceri genuini della vita: e poichΓ© βla vita Γ¨ tutto quello che abbiamoβ, βnulla Γ¨ piΓΉ saggioβ¦ che cercarvi la gioia che vi si puΓ² trovareβ.