Sottomessi come Avery Barron.
Quando Avery gli chiede il permesso di rimanere da lui per qualche settimana, Gray accetta controvoglia. Avery può essere il sub perfetto, ma come compagno di stanza temporaneo fa schifo. In quanto figlio di genitori ricchi e indulgenti, Avery è un vero e proprio sciattone: disprezza le regole, non ha alcuna ambizione ed è ossessionato dai social media. Gray tollera la sua presenza, ma quando Avery infrange una delle sue regole fondamentali, lo punisce e gli requisisce il telefono.
Privato della sua solita cassa di risonanza, Avery si sente perso, fino a quando non scopre un pianobar, un pianoforte e il suo amore sepolto per la musica. Più Avery suona, più tutto attorno a lui fiorisce. Per la prima volta nella sua vita, Avery ha uno scopo e degli obiettivi per il futuro. Tuttavia, la cosa che desidera di più, l’amore e il rispetto di Gray, potrebbe essere per sempre fuori dalla sua portata.