Siamo dunque condannati a una ricerca infruttuosa? Oppure la affrontiamo nel modo sbagliato? E se fosse il nostro sforzo costante di essere felici a renderci così frustrati?
Secondo Oliver Burkeman, giornalista inglese ironico e irriverente, sono proprio i nostri continui tentativi di eliminare tutto quanto è negativo - l'incertezza, il fallimento, la malinconia - a farci sentire così insicuri, ansiosi, infelici. Al contrario, accettare l'insuccesso e aprire il nostro orizzonte all'idea della morte può aiutarci a stare bene e, soprattutto, a capire cosa intendiamo per felicità.
In queste pagine affascinanti, Burkeman ci presenta un insolito gruppo di persone - psicologi sperimentali e buddisti, esperti di terrorismo, maestri spirituali, consulenti aziendali, filosofi - che condividono un'unica e sorprendente prospettiva sulla vita: il «pensiero positivo» e l'ottimismo incrollabile non sono la soluzione, ma una parte del problema, ed esiste una «via negativa» alla felicità e al successo che comporta l'accettazione del fallimento, del pessimismo, del rischio e dell'insicurezza. Insomma, di ciò che passiamo la vita a cercare di evitare.
Provocatorio, controintuitivo e stimolante, La legge del contrario è un inno al potere del pensiero negativo.