La notte della cometa ÃĻ il libro della svolta di Sebastiano Vassalli verso il "romanzo storico" e il personaggio di Dino Campana ÃĻ quello che ha impegnato la sua energia intellettuale e creativa piÃđ di qualunque altro.
Nella fase preparatoria del suo "romanzo-verità ", Vassalli agisce da storico per un verso, frequentando archivi e biblioteche, e per l'altro si comporta da giornalista di reportage o d'inchiesta viaggiando, annotando, raccogliendo testimonianze scritte e orali. Ma nell'atto della scrittura Vassalli non teme di colmare con l'immaginazione i vuoti e le lacune di una biografia dalle ampie zone oscure.
Nel ricordare il suo primo approccio giovanile ai Canti Orfici, Vassalli ammette di non aver "mai creduto, nemmeno per un attimo, nella favola del 'poeta pazzo'". à da qui che parte, per narrare la storia di un "demente" (tra virgolette) perseguitato dalla famiglia, dalla sua cittadina, dalla comunità scientifica, dalle autorità di polizia, infine dalla società letteraria: la vicenda del poeta vittima designata di una congiura. Come dice Vassalli: "Ma se anche Dino non fosse esistito io ugualmente avrei scritto questa storia e avrei inventato quest'uomo meraviglioso e 'mostruoso', ne sono assolutamente certo. L'avrei inventato cosÎ".
PerchÃĐ l'avrebbe inventato proprio cosÃŽ? PerchÃĐ in tutta "evidenza" il Babbo Matto ÃĻ, con il Sebastiano de L'oro del mondo, il personaggio piÃđ autobiografico tra i tanti che Vassalli ha narrato, per questo non avrebbe potuto che raccontarlo cosÃŽ e per questo non se n'ÃĻ mai liberato.
Paolo Di Stefano
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