Pubblicato nel 1920, "La ragazza perduta" fu ispirato dal viaggio che Lawrence fece in Italia e, in particolare, dalla sua permanenza in un paesino della Ciociaria. La protagonista, Alvina, è una ragazza inglese di buona famiglia che gradualmente perde la sua posizione sociale. Il suo destino la porta a imparare a fare l'infermiera, a suonare il pianoforte nel teatrino popolare fondato da suo padre e, infine, a seguire il vero amore della sua vita, il saltimbanco Ciccio, sulle montagne abruzzesi. Mentre agli occhi della società diventa una "ragazza perduta", Alvina trova, proprio nel suo perdersi, una vera sorgente di forza. In questo romanzo Lawrence creò un personaggio femminile con un intenso desiderio d'indipendenza, una donna che cerca di essere padrona del proprio destino lottando contro le convenzioni del suo ceto. Un libro dalla grande freschezza descrittiva, in cui emerge la polemica dell'autore con la religione istituzionale, alla ricerca di una mistica comunione con l'universo e il ritorno a una semplicità primitiva.