La comunicazione ├и un gioco molto serio: tutto quello che diciamo e scriviamo pu├▓ essere usato contro di noi. Le trasformazioni sociali, culturali e tecnologiche dell'ultimo decennio hanno cambiato le carte in tavola. Viviamo negli stessi spazi reali o virtuali, ma parliamo tutti ┬лlingue┬╗ differenti. Questo libro aiuta a orientarsi nel mondo nuovo.
Comunicare ├и come respirare: lo facciamo tutti, in ogni momento. Comunichiamo con la voce, con il corpo e sempre di pi├║ - chi lo avrebbe detto trent'anni fa? - per iscritto, attraverso Internet e i social network. Lasciamo tracce durature e siamo letti potenzialmente da chiunque. Cosa potrebbe andare storto in questo processo? Molte cose. Potremmo offendere un solo individuo, se va bene, o un milione di persone in una volta sola, se va malissimo. Potremmo compromettere per sempre la nostra immagine pubblica, renderci ridicoli o essere considerati dei mostri. Gi├а, i tempi sono cambiati, e quello che solo una decina di anni fa sembrava inoffensivo ├и diventato pi├║ serio; tutto ci├▓ che prima si faceva con leggerezza richiede oggi una nuova gravit├а. Ma attenzione, i tempi non cambiano mai in maniera uniforme, non ├и mai esistito e non esiste un unico ┬лspirito del tempo┬╗: cos├н ci ritroviamo a muoverci tra sensibilit├а differenti, tra contesti in cui ┬лnon si pu├▓ pi├║ dire niente┬╗ e altri in cui si dice molto, persino troppo. Se il respiro ├и un dono innato, la comunicazione richiede invece competenze articolate. Come prima cosa bisogna imparare un alfabeto e una lingua, questo diamolo per scontato. Ma dobbiamo inoltre conoscere i codici culturali: ovvero quello che si pu├▓ dire o non si pu├▓ dire in funzione del luogo, del momento e dell'interlocutore che ci troviamo davanti. Perlomeno se vogliamo controllare il modo in cui verremo giudicati noi che parliamo. Insomma: se non vogliamo fare danni.