ÂĢSiamo artefici della nostra felicità .Âģ
Nella loro tenuta di Longbourn, in un mondo, quello di inizio Ottocento, in cui l'occupazione principale di ogni ragazza in età da marito era, appunto, trovarne uno - possibilmente piÚ ricco, con maggiori possedimenti e con una migliore posizione sociale -, le sorelle Bennet sono le ragazze giuste nel posto giusto. Belle, brillanti, giovani, Jane ed Elizabeth, le piÚ mature, e Lydia e Catherine, le piÚ piccole, spendono il loro tempo tra balli, corteggiamenti e progetti di matrimonio. E poi c'è Mary. La sorella di mezzo. Da sempre considerata una delusione dalla madre per il suo aspetto ordinario e il carattere austero, la terza sorella Bennet vorrebbe diventare invisibile e sparire nei libri che tanto ama, la sua unica forma di consolazione e distrazione dalla solitudine. PerchÊ anche in una famiglia cosÃŦ numerosa ci si puÃ˛ sentire soli, quando si è diversi. Tuttavia, crescendo, Mary ha le idee sempre piÚ chiare su cosa non vuole dalla vita. Ed è pronta, in un mondo che non la comprende, a lottare per viverla a modo suo. Ma quando finalmente l'amore busserà alla sua porta, Mary sarà in grado di riconoscerlo, e riconoscersi finalmente degna di essere amata?
Un romanzo che ha il passo di un grande classico e dà voce a uno dei personaggi piÚ marginali di Jane Austen, raccontando una straordinaria figura di donna in cerca della propria strada, in un viaggio che, come per tutte le migliori eroine della Austen, si concluderà con la piena conoscenza di sÊ. PoichÊ solo quando impariamo ad accettare noi stessi possiamo accogliere l'amore degli altri, e aspirare a raggiungere la nostra idea di felicità .