Se non avete mai assaggiato il budino di panfarfalle e la mostarda azzuffa baruffa, se vi attira lโidea di invitare gli amici e offrire loro funghi ambidestri o confetti del Dodo, questo libro potrร senz'altro darvi qualche consiglio utile. Basterร seguire Alice. Alice รจ una bambina curiosa, ed รจ la sua insaziabile curiositร a guidarla in quel labirinto di parole, paradossi e deliziose pietanze animate che รจ il Paese delle Meraviglie. Qui il cibo non รจ mai un dettaglio, o una pausa tra un'avventura e l'altra: รจ un'avventura di per sรฉ.
Si mangia per diventare grandi, oppure piccoli, il cibo รจ gratificante ma anche minaccioso e cela un lato aggressivo e cannibalesco, perchรจ chi mangia puรฒ a sua volta apparire molto appetitoso.
Spesso il cibo รจ una tortura, una ripetizione ossessiva degli stessi gesti all'infinito, come il tรจ del Cappellaio Matto che non conosce tregue, neppure per lavare le tazze.
Scivolando giรน nella tana del coniglio, Alice afferra un invitante barattolo di marmellata... vuoto. Tutto il suo viaggio รจ segnato da una forte frustrazione gastronomica: il cibo viene continuamente evocato ma non c'รจ, e se c'รจ non si puรฒ mangiare, scompare all'improvviso o produce strani effetti collaterali. Quelle rare volte che viene consumato e gustato, l'abbuffata porta con sรฉ un senso di colpa e un retrogusto crudele, come nel racconto del Tricheco e delle povere ostrichette.
Il cibo ispira filastrocche, canzoni, storielle e giochi di parole, solletica il palato ma anche la mente e la fantasia. Per questo La Tavola delle Meraviglie รจ al contempo un viaggio nel mondo bizzarro di Carroll e un tuffo goloso nella piรน autentica tradizione culinaria britannica, troppo spesso - e a torto! - svalutata.