Vent'anni lei, dodici lui, dopo tante vicissitudini i due fratelli sono pronti ad affrontare la piรน grande delle sfide: lasciare la propria terra, che nulla ha piรน da offrire, per raggiungere il Nuovo mondo.
Un'avventura epica che ha in sรฉ l'incanto e il terrore di tante prime volte: per la prima volta salgono sul treno che li porterร fino a Genova dove, vissuti da sempre tra i profili aspri delle montagne, vedranno il mare - immenso, spaventoso eppure familiare, amico, emblema di vita e speranza. Per la prima volta la Jole e Sergio sono soli di fronte al destino e lei sa che - presto o tardi - dovrร raccontare al fratello la sorte tragica toccata ai genitori.
Nella traversata che dura piรน di un mese, stesa su una brandina maleodorante, mentre la difterite dilaga a bordo e i cadaveri vengono gettati tra i flutti, la Jole sente ardere in sรฉ la fiamma della speranza, alimentata dalla bellezza sconosciuta del mare e da un soffio di vento che di tanto in tanto torna a visitarla, e in cui lei รจ certa di riconoscere l'Anima della Frontiera, il respiro universale che il padre Augusto le ha insegnato a riconoscere.
Con la forza d'animo e la grazia che conosciamo, la Jole, con i boschi e le montagne di casa sempre nella mente e nel cuore, affronta esperienze estreme che la conducono, pur cosรฌ giovane, a fare i conti con temi cruciali e di bruciante attualitร - il senso di colpa di chi รจ costretto ad abbandonare la propria terra, il rapporto tra nostalgia e identitร , l'importanza di coltivare pazienza e speranza per inventarsi il futuro e continuare a vivere.
Si conclude con questo romanzo la "Trilogia della Patria", la saga della famiglia De Boer. Nel prendere congedo dai suoi personaggi, Matteo Righetto tocca il culmine della sua arte e ci racconta la solitudine e l'amicizia, il cuore nero degli uomini e il calore dell'accoglienza e della comunitร . Una scrittura pervasa di lirismo, autenticamente conscia di quanto la sopravvivenza e il destino dell'uomo siano intrecciati a quelli dell'ambiente.