Questa conferenza è la prima formulazione di Nietzsche del concetto di dionisiaco, che in seguito diventerà centrale nella sua opera filosofica, soprattutto in "La nascita della tragedia". Il titolo originale tedesco è "Die dionysische Weltanschauung", solitamente tradotto come "La visione dionisiaca del mondo". Qui Nietzsche contrappone due forze artistiche archetipiche meta-psicologiche: il dionisiaco e l'apollineo, attingendo a piene mani dalla mitologia greca. L'aspetto dionisiaco rappresenta il caos, l'emozione, l'irrazionalità e gli aspetti incontrollabili della natura umana, simili alle caratteristiche del dio greco Dioniso, associato al vino, alla fertilità, alla follia rituale e all'estasi religiosa. Al contrario, l'apollineo rappresenta l'ordine, la ragione e le qualità estetiche della struttura e della forma, associate al dio Apollo, dio dell'arte, della luce e della ragione. È da qui che Carl Jung trae la dicotomia Anima/Animus. La visione dionisiaca del mondo fu tenuta dal neo-professore Nietzsche al Museo di Basilea il 1° febbraio 1870 e successivamente pubblicata dalla fondazione gestita dalla sorella. Questa conferenza fu pubblicata per la prima volta nel volume "Gesammelte Werke" a cura di Peter Gast (pseudonimo di Heinrich Köselitz, uno stretto collaboratore di Nietzsche) e Elisabeth Förster-Nietzsche (sorella di Nietzsche). Furono incluse nella seconda serie di queste opere raccolte sotto il titolo "Philologica", pubblicata nel 1897. Questo fa parte dello sforzo di raccogliere e pubblicare i manoscritti inediti e gli appunti delle conferenze di Nietzsche dopo la sua morte. Si tratta di una delle tre principali conferenze tenute a Basilea subito dopo aver accettato un incarico all'Università di Basilea. Alla giovane età di 24 anni, Nietzsche accettò una cattedra di filologia nel 1869, il che facilitò la sua conoscenza con il compositore residente a Tribschen. Durante questo periodo, Nietzsche tenne tre lezioni che prefiguravano il suo futuro orientamento: "Il dramma musicale greco" il 18 gennaio, "Socrate e la tragedia" il 1° febbraio e "La visione dionisiaca del mondo" nel luglio/agosto 1870. Sentendosi limitato dai temi filologici, Nietzsche cerca una cattedra di filosofia. La sua scrittura riflette principalmente le influenze di due fonti significative: la filosofia di Arthur Schopenhauer e le opere musicali e teoriche di Richard Wagner. Questa nuova traduzione del dal manoscritto originale in tedesco, latino e greco contiene una nuova postfazione del traduttore, una cronologia della vita e delle opere di Nietzsche, un indice con le descrizioni dei suoi concetti fondamentali e i riassunti del suo corpus completo di opere. Questa traduzione è stata concepita per consentire al filosofo in poltrona di impegnarsi a fondo nelle opere di Nietzsche senza dover essere un accademico a tempo pieno. Il linguaggio è moderno e pulito, con strutture di frase e dizione semplificate per rendere il linguaggio e gli argomenti complessi di Nietzsche il più accessibili possibile. Questa Reader's Edition contiene anche materiale extra che arricchisce il manoscritto con un contesto autobiografico, storico e linguistico. Ciò fornisce al lettore una visione olistica di questo enigmatico filosofo, sia come introduzione che come esplorazione delle opere di Nietzsche, dalla comprensione generale del suo progetto filosofico all'esplorazione delle profondità della sua metafisica e dei suoi contributi unici. Questa edizione contiene:Una postfazione del traduttore sulla storia, l'impatto e l'eredità intellettuale di Nietzsche. Note di traduzione sul manoscritto originale tedesco un indice dei concetti filosofici utilizzati da Nietzsche, con particolare attenzione all'esistenzialismo e alla fenomenologia Un elenco cronologico completo dell'intero corpus di opere di Nietzsche Una cronologia dettagliata del percorso di vita di Nietzsche