Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.
Ana da Silva ha sempre creduto che sarebbe morta giovane, solo che non pensava che sarebbe successo per mano di Carestia, l’essere immortale che cinque anni prima lei aveva salvato.
Ammesso che il Cavaliere si ricordi di lei, non sembra però che gliene importi, perché, quando si trovano faccia a faccia per la seconda volta, Carestia ordina che lei venga pugnalata a morte.
Ana, però, non muore.
La crudeltà è l’occupazione preferita di Carestia e quei bastardi senza Dio di umani la meritano tutta. Il Cavaliere non riesce a dimenticare ciò che gli è stato fatto, finché un fantasma tornato dal passato lo mette all’angolo, giurandogli vendetta per la sofferenza patita di recente. Carestia ne resta affascinato e decide di portare Ana con sé.
I due sono attratti l’uno dall’altra, ma restano pur sempre nemici e niente potrà mai cambiare quel fatto. Non una gentilezza, e neppure due. E, decisamente, non qualche notte di passione. È comunque consigliabile che i due riluttanti amanti smettano subito, o ci penserà il Cielo a intervenire.