Definito ÂĢil romanzo piÚ ambizioso e temerario di Anna BantiÂģ, Le mosche d'oro racconta due vite allo specchio: quelle di Libero Marcocci, pittore italiano di origini contadine, e di Denise Ravier, giovane borghese fragile e inquieta. Si sono amati, nella Parigi bohÊmienne degli anni '50, e dalla loro relazione è nato un figlio. Ma l'illusione si è infranta quando la donna ha deciso di abbandonare entrambi per insofferenza e stanchezza. Libero affronta cosÃŦ il ritorno a casa insieme al bambino, in un'Italia conosciuta e al contempo estranea; Denise, invece, va incontro a una disperata diseducazione sentimentale, tra alberghi di lusso e cliniche psichiatriche. In questa storia ÂĢd'amore e disamoreÂģ - come scrive Beatrice Manetti - Anna Banti amplia il suo orizzonte narrativo per affrontare i problemi del mondo contemporaneo, in particolare il ÂĢmito della libertà individualeÂģ. La novità delle Mosche d'oro non risiede solo nel ÂĢmontaggio incrociatoÂģ dei capitoli, tra presente e passato, tra la voce di Libero e quella di Denise, ma in un'ÂĢinversione dei ruoli di genereÂģ dove un uomo ÂĢdecide di fare la donna contro la donnaÂģ. Con una prosa incisiva e introspettiva, l'autrice ritrae vite sospese tra scelte difficili e desideri di redenzione, sullo sfondo di un'Europa in fermento, divisa tra chi cerca la mondanità e chi emigra per sopravvivere.