Le toppe di Arlecchino
La Nave di Teseo Editore spa
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Quanti sono i colori? Il Grande atlante dei colori โ DuMontโs Farbenatlas โ ne elenca 999, tante sono le sfumature cromatiche diverse che lโocchio umano riesce a distinguere, costretto tuttavia a definire ognuna di esse con una tripletta di numeri, perchรฉ non ci sono sufficienti parole per tutte queste sfumature di colori, che non esistono se non nel battito delle palpebre e nella retina che le distingue. I colori non ci sono, ma si vedono; tanti colori come le toppe del vestito di Arlecchino, ma che, a differenza di queste, si possono vedere ma non toccare. (...) Il colore dice se stesso, dice un senso della vita che forse solo in quel momento si esprime in quel colore ma in quel momento, per quella persona, si esprime solo in quel colore. ร come quando due sguardi sโincontrano in un attimo in un significato definitivo, in un incontro che puรฒ decidere lโessenziale della loro vita, delle loro vite, e si puรฒ dire soltanto, per un attimo senza tempo e per sempre, โรจ cosรฌโ.โ Claudio Magris racconta i colori, ne segue le sfumature nelle parole di Goethe e Wittgenstein (fino a dubitare della loro stessa esistenza), li ammira tra le intuizioni di Newton e le vetrate di Chartres, si chiede se la rabbia sia davvero verde e come lโinquietudine possa essere bianca, se sia piรน profondo il blu del mare o lโazzurro dei poeti. Un libro sorprendente, una riflessione preziosa sulla natura dellโuomo e delle sue emozioni.
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Claudio Magris, nato a Trieste, ha insegnato Lingua e Letteratura tedesca presso le Universitร di Trieste e di Torino. Ha ricevuto diverse lauree honoris causa e numerosi premi, tra i quali: Prix du meilleur livre รฉtranger 1990, Premio Strega 1997, Premio Principe de Asturias 2004, Friedenspreis des Deutschen Buchhandels 2009, Premio FIL de Literatura en Lenguas Romances 2014, Kafka-Prize 2016. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo con Einaudi Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna (1963), Lontano da dove. Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale (1971); con Garzanti Danubio (1986), Un altro mare (1991), Microcosmi (1997), La mostra (2001), Alla cieca (2005), Lei dunque capirร (2006), Alfabeti (2008), Non luogo a procedere (2015), Tempo curvo a Krems (2019). Presso La nave di Teseo ha pubblicato Istantanee (2016).
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