Le toppe di Arlecchino

La Nave di Teseo Editore spa
Электрондук китеп
36
Барактар
Рейтинг жана сын-пикирлер текшерилген жок  Кеңири маалымат

Учкай маалымат

Quanti sono i colori? Il Grande atlante dei colori – DuMont’s Farbenatlas – ne elenca 999, tante sono le sfumature cromatiche diverse che l’occhio umano riesce a distinguere, costretto tuttavia a definire ognuna di esse con una tripletta di numeri, perché non ci sono sufficienti parole per tutte queste sfumature di colori, che non esistono se non nel battito delle palpebre e nella retina che le distingue. I colori non ci sono, ma si vedono; tanti colori come le toppe del vestito di Arlecchino, ma che, a differenza di queste, si possono vedere ma non toccare. (...) Il colore dice se stesso, dice un senso della vita che forse solo in quel momento si esprime in quel colore ma in quel momento, per quella persona, si esprime solo in quel colore. È come quando due sguardi s’incontrano in un attimo in un significato definitivo, in un incontro che può decidere l’essenziale della loro vita, delle loro vite, e si può dire soltanto, per un attimo senza tempo e per sempre, ‘è così’.” Claudio Magris racconta i colori, ne segue le sfumature nelle parole di Goethe e Wittgenstein (fino a dubitare della loro stessa esistenza), li ammira tra le intuizioni di Newton e le vetrate di Chartres, si chiede se la rabbia sia davvero verde e come l’inquietudine possa essere bianca, se sia più profondo il blu del mare o l’azzurro dei poeti. Un libro sorprendente, una riflessione preziosa sulla natura dell’uomo e delle sue emozioni.

Автор жөнүндө

Claudio Magris, nato a Trieste, ha insegnato Lingua e Letteratura tedesca presso le Università di Trieste e di Torino. Ha ricevuto diverse lauree honoris causa e numerosi premi, tra i quali: Prix du meilleur livre étranger 1990, Premio Strega 1997, Premio Principe de Asturias 2004, Friedenspreis des Deutschen Buchhandels 2009, Premio FIL de Literatura en Lenguas Romances 2014, Kafka-Prize 2016. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo con Einaudi Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna (1963), Lontano da dove. Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale (1971); con Garzanti Danubio (1986), Un altro mare (1991), Microcosmi (1997), La mostra (2001), Alla cieca (2005), Lei dunque capirà (2006), Alfabeti (2008), Non luogo a procedere (2015), Tempo curvo a Krems (2019). Presso La nave di Teseo ha pubblicato Istantanee (2016).

Бул электрондук китепти баалаңыз

Оюңуз менен бөлүшүп коюңуз.

Окуу маалыматы

Смартфондор жана планшеттер
Android жана iPad/iPhone үчүн Google Play Китептер колдонмосун орнотуңуз. Ал автоматтык түрдө аккаунтуңуз менен шайкештелип, кайда болбоңуз, онлайнда же оффлайнда окуу мүмкүнчүлүгүн берет.
Ноутбуктар жана компьютерлер
Google Play'ден сатылып алынган аудиокитептерди компьютериңиздин веб браузеринен уга аласыз.
eReaders жана башка түзмөктөр
Kobo eReaders сыяктуу электрондук сыя түзмөктөрүнөн окуу үчүн, файлды жүктөп алып, аны түзмөгүңүзгө өткөрүшүңүз керек. Файлдарды колдоого алынган eReaders'ке өткөрүү үчүн Жардам борборунун нускамаларын аткарыңыз.