Letteratura esecutiva: Cultura urbana e progetto

· Compresse Bók 43 · LetteraVentidue Edizioni
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Um þessa rafbók

La letteratura esecutiva allude a tutti quei libri di architetti, urbanisti, scrittori, poeti che riguardano la cultura urbana e il progetto. Esecutiva non ha nulla a che fare con i manuali dell’architetto, con le pubblicazioni che si soffermano sulla scala del dettaglio o del particolare costruttivo. Esecutiva è, invece, una modalità del pensiero transdisciplinare all’interno della quale confluiscono e si diluiscono una pluralità di saperi. Il terreno comune sul quale questo avviene è rappresentato da alcuni concetti chiave che possono aiutare a ragionare per scenari, a ipotizzare strategie, a costruire visioni al futuro della città e del territorio. Esecutiva come contributo a una possibile cartografia dell’immaginazione. Il sintagma letteratura esecutiva riguarda tutti quei libri che, dopo la prima lettura, esercitano una forza attrattiva tale da doverli rileggere più volte fino al punto in cui si disfano per il continuo uso, per le sottolineature, per le note a margine, per i segni a matita, per le telegrafiche riflessioni scritte accanto a un passaggio chiave, per i simboli usati come promemoria; per gli appunti e per tutte le altre forme di appropriazione personale che rendono la lettura una forma di conversazione. È il libro come esperienza vissuta in prima persona.


Um höfundinn

Antonio Alberto Clemente (1963), architetto e dottore di ricerca, insegna Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura di Pescara dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. È referente nel Consiglio dei Rappresentanti della Società Italiana degli Urbanisti. È redattore della rivista Piano Progetto Città. Dal 2014 al 2018 è stato coordinatore scientifico del progetto di Dipartimento Letteral’mente che ha approfondito le relazioni tra letteratura, urbanistica e architettura. Nella sua attività didattica e di ricerca si occupa del rapporto tra letteratura e progetto e tra le reti della mobilità sostenibile e il territorio. Tra i suoi scritti più recenti, si ricordano: The cycle network is a soil project between sustainability and resilience: Montesilvano as a case study (Routledge, London & New York 2020), Letture per il progetto. La collana “Struttura e forma urbana” in Attualità dell’opera di Giancarlo De Carlo (Sala, Pescara 2020) di cui è stato curatore insieme con Federico Bilò e Alberto Ulisse, The Language of Living. Words for Giving Form to the Future (Vivienda Sostenible, Sassari 2020), Le Covidor (LetteraVentidue, Siracusa 2020), Bicycle paths as a contribution to urban resilience in high-density areas (UPLanD 5, 2020), Language as a common good for the protection of the environment, territory and landscape (Green Lines Institute, Barcelos 2019), The City and the House: Going Back to the Future (ABADA, Madrid 2019), Urbanistica senza termini (Planum Publisher, Roma-Milano 2018).


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