NON PUÒ ESISTERE SPERANZA SENZA CORAGGIO L’indimenticabile storia di una bambina e della sua famiglia nel cuore di tenebre della Guerra in Ucraina Alisa ha dieci anni e va in quinta elementare. Vive in un condominio popolare di Kiev con suo padre Semyon, guida in un museo, e la madre Polina. Le notizie che giungono dalla tv sono ogni giorno più cattive, ma nessuno vuole credere che i russi attaccheranno davvero la capitale. Tantomeno Olexsandr, suo nonno. Lui è abbastanza anziano da ricordare i racconti dei vecchi sulla Seconda guerra mondiale e non concepisce proprio come quella tragedia possa ripetersi ora, nel cuore dell’Europa. Di tutto questo si discute la sera del 23 febbraio, a casa di Alisa. Poi, un immane boato squarcia la notte, e cambia ogni cosa. Alisa si sveglia di colpo, afferrata da un terrore a cui non sa dare un nome, qualcosa che non ha mai provato. Che cosa sta succedendo? È questa, chiede con l’urgenza del pianto, è questa la guerra, allora? Parte da qui la storia di Alisa, lo straordinario romanzo-verità di una bambina nell’incubo del conflitto russo-ucraino. La storia di una famiglia, e al tempo stesso di migliaia di famiglie. Una storia di paura. Di bombe. Di fuga. Di affetti barbaramente divisi. Di orrore che non risparmia niente, nemmeno gli ospedali, nemmeno i profughi che attraversano i corridoi umanitari, nemmeno gli animali dello zoo. Una storia di resilienza, anche, e di enorme coraggio. Di vecchi, di donne. Di bambini in viaggio da soli, per centinaia di chilometri, con un numero di telefono scritto dalla mamma sulla mano. Una storia che emoziona, indigna, commuove, che fa comprendere che crimine immane sia la guerra, sempre. Una storia di lotta, infine, di speranza che non si arrende al sopruso, alla morte, alla violenza più feroce. Perché vuole scommettere sugli esseri umani, ancora una volta, e sulla pace.