Questo volume vuole contribuire alla definizione, più che degli aspetti “mitologici” della “Nizza austriaca” – la cui discussione rimane aperta -, di quelli reali, esaminando i modi che caratterizzarono la trasformazione della città in mezzo secolo, dagli anni ’60 dell’Ottocento alla vigilia del primo conflitto mondiale. Attingendo a svariate fonti e perseguendo una linea di ricerca che si sforza di superare localismi e municipalismi deleteri oltre che anacronistici, gli autori dei saggi (D. Fain e C. Lesizza Budin per la cultura, L. Pillon, L. Ciancia, G. Valentini e E. Uccello sulle trasformazioni subite dalla città, A. Arbo e M. Canale per l’attività musicale) compongono un quadro minuzioso delle realtà e delle problematiche culturali, sociali, economiche e urbanistiche della città, in un’epoca in cui Gorizia è sintesi della più genuina civiltà europea.