La coppia democrazia-capitalismo ÃĻ in crisi, vittima di una depressione che non ÃĻ solo finanziaria. Trionfa invece il capi-comunismo visto che mentre la nostra economia va in pezzi, la Cina cresce a ritmi vertiginosi. PiÃđ 9 per cento del Pil nel 2009 e un piano di investimenti grandioso: strade, scuole, ospedali, ferrovie, colossali impianti per la produzione di energie rinnovabili. Si puÃē ancora dire che il comunismo ÃĻ stato sconfitto dalla storia? O ÃĻ tempo di cominciare a guardare alla società con occhi un po' piÃđ a mandorla? Per esempio, le misure anticrisi attuate dai nostri governi sono servite ad arricchire gli stessi speculatori responsabili del collasso, mentre l'intervento statale cinese ha permesso di limitare i danni e ricominciare a crescere. La nostra vita politica ÃĻ scossa da continui scandali e violazioni del diritto, mentre in Cina stanno nascendo nuove forme di partecipazione, pur all'interno del partito unico. E tra i grattacieli di Shanghai e Pechino si avverte uno slancio verso la modernità che il vecchio Occidente non riesce piÃđ nemmeno a immaginare. Da Margaret Thatcher a Berlusconi, da Wall Street al Cile di Pinochet, passando sempre per Pechino, questo libro racconta una deriva che abbagliandoci con la promessa del benessere ci sta privando della libertà . E grazie a esempi e testimonianze di imprenditori, studiosi, giornalisti, attivisti dei diritti umani spiega invece come la Cina sta lavorando per migliorarsi. Un modello da imitare? Almeno una lezione da apprendere: il nostro capitalismo si salverà solo se sapremo cambiare radicalmente i capitalisti. E il nostro sistema di vita ÃĻ destinato al tracollo, se non impareremo a guardare con occhi piÃđ aperti quella che continuiamo a chiamare "democrazia".