Quando la signora Hudson mette piede nell'appartamento condiviso da Sherlock Holmes e dal dottor Watson, di norma lo fa per servire abbondanti colazioni o pasti squisiti. Appare perciò inconsueto vederla comparire una mattina sul tardi sprovvista del vassoio con il pranzo, al seguito di un'amica, e tuttavia lo strappo alle consuetudini è giustificato da un'emergenza. La nipote della visitatrice, una ragazzina di quattordici anni, è scomparsa dopo aver risposto all'annuncio di una signora in cerca di una dama di compagnia. All'indirizzo indicato sul giornale, una casa nei pressi di una fermata del treno, si è poi scoperto corrispondere un appartamento disabitato. Nell'accettare di occuparsi del caso, Holmes non si aspetta una facile risoluzione: a una giovane da sola in giro per Londra possono accadere molte cose, alquanto spiacevoli. E infatti dalle prime indagini emerge che altre ragazze sono sparite in circostanze simili. Intuire a quale destino siano andate incontro non richiede purtroppo un grande sforzo d'immaginazione, tanto più allorché una pista concreta prende finalmente corpo. Corre voce che esista un circolo segreto di gentiluomini dediti a un abominevole commercio. Ma dire di più a questo punto sarebbe davvero imprudente.
All'interno, il racconto "Il manoscritto del Vampyre" di Giacomo Mezzabarba.