Matematica per gioco

Longanesi
3,2
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Rafbók
221
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Einkunnir og umsagnir eru ekki staðfestar  Nánar

Um þessa rafbók

Che la matematica sia (anche) un gioco lo dimostra l'intera sua storia. Ne furono convinti molti tra i più grandi matematici di ogni tempo e paese. Leibniz, per esempio, che si interessò agli scacchi, ai dadi e alle carte, si disse «decisamente favorevole allo studio dei giochi logici, non per il piacere proprio del gioco, ma perché sono di grande aiuto nello sviluppare l'arte della riflessione». Sulla scia di Cardano e Galileo, Pascal si avvicinò ai dadi; volendo capire quale numero fosse più conveniente puntare, giunse a stabilire i primi fondamenti del calcolo delle probabilità. E scrisse: «È come tale scienza, che è cominciata con gli studi dei giochi d'azzardo, si sia elevata ai più importanti oggetti delle conoscenze umane». In tempi più recenti Giuseppe Peano, il cui pensiero influenzò in modo decisivo quello di Russell, scrisse un libro di giochi e problemi logico-matematici, qui ripresi in parte. Uno dei maggiori matematici viventi, John Conway, ha elaborato un algoritmo grazie al quale è possibile scoprire in quale giorno della settimana cadde qualsiasi data del passato. Com'è noto, la matematica non è un'opinione bensì una sfida, ma per affinare la capacità di riflettere sono necessarie intuizione e creatività. Il gioco è la via più semplice per superare blocchi e timori legati alla scienza dei numeri. Chi, giovane o meno, ama il divertimento stimolante troverà in queste pagine molte occasioni per mettere alla prova la propria intelligenza.

Einkunnir og umsagnir

3,2
4 umsagnir

Um höfundinn

FEDERICO PEIRETTI, docente di Matematica e Fisica del Liceo classico Cavour di Torino, giornalista, collabora da molti anni al quotidiano La Stampa. È autore o coautore di una ventina di testi di matematica e informatica e di un volume dedicato al Numero d’oro, un Libro d’Artista con venti serigrafie di Ugo Nespolo. Nel 2004 ha vinto il Premio Internazionale Pitagora per la divulgazione della matematica. Direttore di Polymath, il progetto didattico per le medie superiori del Politecnico di Torino, è vicepresidente dell’Associazione Subalpina Mathesis. Sulla Stampa ha curato per alcuni anni la rubrica «Alberi e dintorni», dedicata agli alberi monumentali d’Italia. È stato inoltre tra i fondatori del Museo del Cinema di Torino, dell’Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai e membro del direttivo di diverse associazioni culturali torinesi quali l’Unione Culturale e l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza. Con Longanesi ha pubblicato Il matematico si diverte (2010) e Matematica per gioco (2012).

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