A spasso tra passato e presente
Alla scoperta della città tra segreti, misteri e luoghi spariti
Sono molti i luoghi che a Milano si sono persi per sempre, o quasi, o sono rimasti impressi solo nelle foto d’epoca o in qualche vecchia stampa. La Milano dei Navigli che tanto piaceva a Stendhal non c’è più, come pure la Milano Liberty dei sontuosi cortili e del Kursaal Diana. Quella delle vecchie osterie, delle bocciofile di periferia, delle balere e delle case operaie.
La Milano del Mac Mahon, resa indimenticabile da Giovanni Testori, o quella dell’Ortica cantata da Enzo Jannacci. La Milano dove c’era l’erba ai tempi del “ragazzo della via Gluck”, o quella del Cerutti Gino al bar del Giambellino immortalata da Giorgio Gaber. Ma lasciandosi guidare dalle storie e dalle leggende, soffermandosi davanti a uno scorcio inaspettato o a un tesoro artistico dimenticato, è ancora possibile ritrovare antiche suggestioni di un tempo perduto e compiere un viaggio nel tempo alla scoperta dell’anima più autentica e segreta della città.
Per riscoprire il fascino della vecchia Milano
Tesori e labirinti sotto il sagrato del Duomo
Il tunnel di Ludovico il Moro
I Navigli: tracce di un fascinoso passato
La Belle Époque dei Bagni Cobianchi
Dal Bagno di Diana al Kursaal
La farmacia ottocentesca di Carlo Erba
“Quelli della gomma”: gli operai della Pirelli
L’antica Fabbrica del Vapore
Motta, Alemagna e l’epopea del panettone
Le carceri della Malastalla
La Compagnia del Fil de Fer
Il “Covo” di Mussolini e la “Villa Triste”
La Centrale elettrica di via Santa Radegonda
...e tanti altri argomenti
Marina Moioli
Milanese doc, con una laurea in Lingua e Letteratura russa nel cassetto, ha cominciato a scrivere negli anni Ottanta sulle pagine milanesi del quotidiano «Il Giornale», fondato da Indro Montanelli. Giornalista di lungo corso, ha lavorato per importanti testate nazionali, specializzandosi in turismo, enogastronomia e costume.