Burlington, Vermont. Il tavolo della colazione sembra un campo di battaglia. Uova strapazzate sbocconcellate, macchie di marmellata mista a yogurt, briciole di pane sulla tovaglia. In salotto giocattoli sparsi a terra e il pianto di un neonato. Ginny e William pensavano di non doversi pi├╣ occupare di queste cose. Tutti i loro figli sono ormai grandi e se ne sono andati finalmente a vivere per conto loro. Il loro programma era quello di godersi in pace gli anni della loro vecchiaia, curare il giardino, scaldarsi alle chiacchiere serene dell'ultimo sole. Ma ├и bastato un solo, breve weekend perch├й la casa fosse improvvisamente invasa da tutta la loro progenie. La prima a presentarsi ├и Lillian, in fuga da un marito fedifrago, con al seguito la sua bambina di tre anni e il neonato Philip. Poi Stephen, accompagnato dalla moglie che scopre proprio in quel momento che la sua gravidanza ├и a rischio ed ├и costretta all'immobilit├а immediata. E infine Rachel, la figlia minore, che ha perso il lavoro e non pu├▓ pi├╣ permettersi le scarpe costose e l'affitto nel pieno centro di Manhattan. Dovevano fermarsi solo pochi giorni, ma sono diventati ospiti a tempo indeterminato. William e Ginny hanno di fronte a loro una lunga, lunghissima estate in cui, fra piatti rotti, urla selvagge, ma anche le carezze tenere delle dita paffute di un nipotino, devono imparare a conoscere di nuovo i figli e i loro problemi, ormai molto pi├╣ complessi di una caduta dalla bicicletta e un ginocchio sbucciato. Perch├й non si smette mai di essere genitori. Mirtilli a colazione ha incantato critica e pubblico. A poche settimane dall'uscita i librai, che l'hanno adorato, l'hanno eletto esordio dell'anno. Meg Mitchell Moore dipinge con maestria, leggerezza e straordinario acume le difficolt├а e le piccole gioie quotidiane di una famiglia in cui tutti possiamo trovare una parte di noi.