Per Claudio Magris il romanzo è il genere letterario che raffigura l'individuo nella «prosa del mondo», è «un paradosso, una lancia d'Achille che ferisce e guarisce; è intessuto delle lacerazioni del moderno e insieme le abbraccia in una nuova totalità». Mario Vargas Llosa vuole invece sottolineare quanto la lettura dei romanzi sia una delle piú stimolanti e feconde occupazioni dell'animo umano: la letteratura è una conoscenza totalizzante che unisce nel dialogo gli esseri umani e leggere romanzi è «un'attività insostituibile per la formazione del cittadino in una società moderna e democratica».