Β«Lβintero corpo insegnante aveva capito benissimo che al di lΓ delle considerazioni di dettaglio lβintera macchina scolastica era bloccata da un fondamentale difetto di comunicazione. Un difetto impossibile da correggere perchΓ© riguardava il formato di rice-trasmissione dei sistemi neurali. Torpidi cervelli critici aggrovigliati sui tempi lenti della trasmissione alfabetica non sono compatibili con apparati cognitivi iper-mobili segmentati su configurazioni istantanee e vibratili. Quello dellβultimo banco muove la testa da destra verso sinistra con sussulti velocissimi e non puΓ² soffermare lo sguardo sulla riga del libro per piΓΉ di un secondo. Frazioni di attenzione si accendono nella brillantezza di uno sguardo, ma poi lo sguardo salpa verso altre direzioni, piΓΉ in alto, a sinistra, piΓΉ in alto.Β» Coloro che sono nati a metΓ del ventesimo secolo non sembrano affatto intenzionati a mollare il colpo. Sono fisicamente solidi, ben nutriti, e vaccinati contro le malattie che un tempo eliminavano gli esseri umani. Sono svegli, competenti, e non abbandonano le posizioni di lavoro, di reddito, e di potere. Certo i motivi per odiare questa ingombrante generazione sono molti: il senile disinganno di coloro che un tempo furono hippy ribelli Γ¨ diventato una pietra al collo per lβintera umanitΓ . La loro famelica voglia di vivere ha consumato tutto quello che era consumabile, nulla di nuovo sembra possibile, perchΓ© loro lβhanno giΓ fatto. Lo scenario sembra predisposto per una guerra inter-generazionale per la conquista della scena sociale. Sta nascendo una nuova forma di terrorismo o questa sarΓ lβultima delle guerre civili?