Quindici anni dopo è altra cosa. Esiste un percorso ufficiale, esiste l'ottima guida di Monica D'Atti, esiste lo smartphone per non smarrire la via. Soprattutto sono sorti ostelli "poveri", fatti apposta per il pellegrino.
Ho percorso, in bicicletta, il tracciato indicato per i viandanti. 955 km complessivi, sedici giorni da Aosta a Roma, a tappe di 60 km. E ne sono rimasto affascinato. La Francigena non ha nulla da invidiare al cammino di Santiago. Anzi. Ritengo che come bellezza, come ampiezza di panorami dia molto di più. Un sogno ad occhi aperti, un miracolo che si rinnova passo dopo passo.
E' una via che merita d'essere percorsa nella sua interezza, perché regala emozioni potenti, indimenticabili.
Il diario è il racconto del pellegrinaggio fatto a papà. Ero partito anche per lui, per restituire al suo sguardo la profondità dell’orizzonte. E' una storia delicata come un battito d'ali di farfalla, ma anche dolorosa e struggente come un pianto a dirotto, inconsolabile. A te, se lo vorrai, lascio il piacere di gustarla.
La narrazione è arricchita da una quarantina di foto.
Buona lettura e buon cammino. Ultreia!