Negli ultimi secoli la medicina ha considerato il cervello come un organo immutabile e incapace di guarire. Le malattie neurologiche e degenerative erano viste come una condanna senza appello per il malato, i trattamenti farmacologici e riabilitativi poco efficaci o inutili. Ma la visione introdotta dalla neuroplasticità, ossia la capacità del cervello di modificare la propria struttura e il proprio funzionamento, ha aperto la strada a possibilità terapeutiche rivoluzionarie, già presentate da Norman Doidge in Il cervello infinito. A distanza di qualche anno, l’autore approfondisce il tema della guarigione neuroplastica, descrivendone due elementi centrali: l’esercizio fisico e mentale, e il ricorso all’energia, sotto forma di luci, suoni, vibrazioni. Il cervello non è più una scatola impenetrabile, ma un organismo in grado di connettersi al mondo esterno tramite i sensi, e sono proprio questi ultimi i canali da sfruttare per intervenire in modo non invasivo e del tutto sicuro sulle strutture neuronali, così da ricuperarne le funzioni. Una vera e propria rivoluzione copernicana, che allevierà le sofferenze di moltissimi pazienti, e che Doidge racconta con grande ricchezza di particolari, attraverso numerose storie reali. Le guarigioni del cervello è un saggio pieno di speranza, che viene a dirci che il cervello può guarire, anzi, di più: è in grado di curarsi da solo.
Norman Doidge, laureato in Medicina, è psichiatra, psicanalista e autore del bestseller Il cervello infinito (Ponte alle Grazie, 2007), selezionato dalla Dana Foundation tra oltre trentamila titoli come miglior saggio mai scritto sul cervello. Ha venduto più di un milione di copie in tutto il mondo. È stato membro della Research Faculty del Center for Psychoanalytic Training and Research del Dipartimento di Psichiatria della Columbia University a New York e per trent'anni del Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Toronto, dove vive.