Se di Omero poeta possediamo l’opera, di Omero persona non sappiamo nulla. Circondato dalla leggenda, il suo mito ispirò l’animo degli antichi, li spinse a indagare ogni minimo, illusorio segno per ricostruire una storia, una vita, a partire da un nome di già difficile interpretazione e da una impossibile collocazione cronologica. Omero «cieco», Omero «ostaggio», Omero antagonista di Esiodo in Delo... Ignota la sua patria, ignoto il luogo della sua sepoltura, Omero è rimasto, così, patrimonio di tutti.
MARIA GRAZIA CIANI ha insegnato Storia della tradizione classica all’Università di Padova. Presso la casa editrice Marsilio ha fondato e diretto la collana di classici greci e latini «Il convivio» e «Variazioni sul mito», per la quale ha curato i volumi dedicati a Medea, Antigone, Fedra, Orfeo e Ulisse. Sempre per Marsilio ha pubblicato Storia di Argo (2006, 2021), La morte di Penelope (2019, 2021), Le porte del mito (2020), Il canto delle muse (2022).
Elisa Avezzù (1949-2007) ha insegnato Lingua e civiltà greca, Letteratura greca e Storia della tradizione classica nell'Università di Padova. Studiosa di Tucidide e di Omero, di storia antica, antropologia e diritto greco, ha esplorato con ampiezza di vedute aspetti complessi del mondo antico, soffermandosi spesso a cogliere i legami che ne prolungano o rinnovano i significati attraverso i secoli fino ai nostri giorni.