T. L. Davidson (1901-1964), pseudonimo di David Landsborough Thomson, nacque ad Aberdeen, in Scozia, e si laureò in scienze presso l’università della città natale. Dopo aver conseguito un dottorato in biochimica a Cambridge, nel 1928 andò a insegnare tale materia presso la McGill University di Montreal, in Canada, dove divenne preside della facoltà di studi avanzati e nel 1955 vicerettore. Membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche del Quebec, Davidson rappresenta un caso non infrequente di scienziato che, negli anni giovanili, decise di mettere il suo sapere al servizio di una storia gialla. Omicidio in laboratorio (The Murder in the Laboratory, 1929) rimase la sua unica incursione nel genere poliziesco benché avesse ottenuto il secondo premio alla Methuen Detective Story Competition e, secondo gli autorevolissimi critici Barzun e Taylor, fosse di gran lunga superiore al vincitore. “Eccellente lavoro d’indagine in ambiente accademico, fra provette e alambicchi”, decretarono i due, “sorretto da uno stile scarno e da grande atmosfera”.