La genetica molecolare ha permesso di ri-classificare molte malattie eredo-degenerative, come le atassie cerebellari, le paraparesi spastiche, le neuropatie e le distrofie muscolari. Ai progressi della genetica si deve anche la scrittura di un nuovo capitolo, quello delle “Canalopatie neuronali e muscolari”, in cui sono confluite entità diverse, un tempo disseminate in vari capitoli della neurologia (epilessie, atassie, miopatie con miotonia e paralisi periodiche). Riguardo alla terapia, non sono state scoperte nuove categorie di farmaci, ma la “medicina basata sulle prove” (EBM) ci ha insegnato ad usare meglio quelli già noti per curare le più comuni malattie neurologiche, come i triptani nell’emicrania, gli anti-epilettici nell’epilessia e nel dolore neuropatico, i dopaminergici nella M. di Parkinson, gli immuno-modulatori nella sclerosi multipla, gli anti-colinoesterasici centrali nella demenza, gli anti-aggreganti e gli anti-coagulanti nelle malattie cerebro- vascolari, la plasmaferesi e le immuno-globuline endovena nelle neuropatie autoimmuni.
PAOLO PAZZAGLIA – (Bologna 1940) ha svolto tutta la sua carriera accademica presso l’Università degli Studi di Bologna fino al 2004. E’ stato Professore Ordinario di Neurologia ed ha insegnato nel corso di laurea di Odontoiatria e Protesi dentale e nelle Scuole di Specialità di Neurologia, Psichiatria, Neuropsichiatria infantile, Oftalmologia e Geriatria. Dal 1990 al 2000 ha diretto il Servizio di Neurologia del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna