La summa delle teorie sulla fede e sulla religione di uno dei più importanti filosofi viventi. Qual è la distanza tra Cristo che spronava il giovane ricco a dare tutti i suoi averi ai poveri, e la Chiesa che oggi raccomanda mondanamente di donare il più possibile? Come si uniscono la lotta dichiarata contro ogni forma di totalitarismo e l'aspirazione a una "società cristiana", che totalitaria sarebbe per definizione? Quanto sono inconciliabili la fiducia nella "ragione naturale" e la necessità della Rivelazione? Emanuele Severino si addentra nella massa di contraddizioni che avvolge tanto la religione quanto la sua critica, e riflette sulla dottrina sociale della Chiesa, sulla possibilità della fede, sulle tante fedi che segnano il percorso dell'Occidente. Un libro che confronta le tesi dei maggiori pensatori della nostra storia - Socrate, Paolo, Agostino, Aristotele, Kant, Leopardi, Kierkegaard, Tommaso d'Aquino, Dostoevskij, senza dimenticare i documenti conciliari e papali - portando l'autore al paradosso di affermare che "l'ateo e Dio concordano sul senso delle cose".