Platone nacque ad Atene nel maggio del 428 a.C, da genitori di stirpe nobile.
Ebbe due fratelli, Adimanto e Glaucone, famosi, perché citati nella sua “Repubblica”, una delle sue opere più rappresentative, e una sorella, Potone, il cui figlio, divenne suo discepolo e testimone.
Si formò con Socrate che considerò il suo maestro, e venne a contatto con eminenti matematici, anche in Italia, precisamente con i seguaci di Pitagora.
Scrisse numerosi dialoghi e opere, tra i quali “Apologia di Socrate” e “Repubblica”.
Fondò ad Atene, nel 387 un’Accademia, allo scopo di insegnare la retorica, e la dialettica.
Oltre a lui, vi insegnarono tutti i più illustri maestri del tempo, tra i quali Aristotele.
Morì nel 347 a.C. e la guida dell'Accademia, fu assunta da suo nipote.
La sua famosa scuola sopravvisse alla sua morte per diverse centinaia di anni, fino a quando l’imperatore Giustiniano, non ne sancì la chiusura, nel 529 d.C.