Quasi una preghiera

· Giulio Einaudi Editore
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200
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La preghiera ÃĻ spesso intesa come un recitar formule e un domandar cose. Per Adriana Zarri, invece, le formule sono soltanto il vestito che ci mettiamo addosso ma la sostanza resta sotto. La preghiera ÃĻ piuttosto un parlare portando con sÃĐ tutte le nostre interrogazioni, osservazioni, lamenti. Con dolci abbandoni e fantasiose svagatezze piÃđ ancora che con calcolate richieste.
In queste pagine c'ÃĻ un interlocutore costante, un ÂŦtuÂŧ. Questo tu ÃĻ il Signore, naturalmente, e nello stesso tempo ÃĻ un uomo vicino agli altri uomini e alle loro vite. PerchÃĻ queste non sono preghiere, ma quasi preghiere, sono un diversamente pregare. Sono conversazioni, canti, riflessioni, indignazioni e meditazioni sul mondo e sulla natura. ÂŦPerchÃĻ io amo pregare seguendo il ritmo stagionaleÂŧ, dice Adriana Zarri, e proprio le stagioni sono le quattro grandi articolazioni di questo libro.
C'ÃĻ l'inverno con cui inizia e si chiude l'anno: i giorni sono freddi e corti, eppure l'inverno e utile e la neve ÃĻ bella: ÂŦSotto la neve paneÂŧ, dice il proverbio. Già a febbraio il filo d'erba inizia a premere tenacemente sotto la cresta della terra per vedere il sole.
C'ÃĻ la primavera, il momento dell'anno in cui il terreno che pareva morto rivive, il cielo cambia di colore e si celebra la Resurrezione che, come accade nella natura, ÃĻ un riaprirsi alla vita. C'ÃĻ l'estate, stagione panica, in cui ÃĻ bello distendersi per terra e sentire il suolo crepitare sotto i nostri corpi.
C'ÃĻ l'autunno che un po' ÃĻ morte e gli alberi sono spogli, ma ÃĻ anche il periodo in cui si spilla il vino nuovo e si celebrano i santi. Non i santi ÂŦdeboli e dolciastriÂŧ, ma piuttosto quelli che tengono gli strumenti dei mestieri in mano e sono proprio come noi: ÂŦGente che si accorge del sole che nasce e che tramonta, che vede quando viene l'inverno e ripone gli abiti estivi nell'armadioÂŧ.
Quasi una preghiera ÃĻ una sorta di calendario dall'eremo che, con estrema naturalezza, mette insieme le occasioni liturgiche e quelle quotidiane, perchÃĻ nel mondo di silenzio e contemplazione di Adriana Zarri il ritmo della natura e dell'anima scorre insieme. CosÃŽ come Un eremo non ÃĻ un guscio di lumaca, anche questo ÃĻ un libro che parla a tutti: credenti e non credenti, a chi ama starsene in silenzio e a chi invece vuole far sentire alta e forte la propria voce.

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